sabato 29 gennaio 2011

TRAFFICO E INQUINAMENTO: 5 ANNI DI FALLIMENTI DEL SINDACO MORATTI E DELLA SUA GIUNTA DI CENTRODESTRA


Di fronte all’impennata di polveri sottili, Letizia Moratti torna a giocare la carta del blocco domenicale della circolazione, una misura  ormai superata e inutile per il modesto effetto prodotto. E mentre la Giunta comunale di centrodestra chiede ai milanesi il sacrificio di abbassare a 19 gradi la temperatura delle abitazioni, non fa niente  per effettuare i controlli sui riscaldamenti, dato che l'inverno scorso le ispezioni alle caldaie sono state solo poche decine in una città che conta ben 180 mila impianti di riscaldamento.

RIASSUNTO DI 5 ANNI DI FALLIMENTI DEL SINDACO MORATTI SU TRAFFICO E INQUINAMENTO:

1) Aria irrespirabile 100 giorni all’anno anziché 35, da quando Moratti è
     stata eletta (Corsera 29 DIC- 2010)
2) Ecopass ha portato benefici solamente alle casse di Palazzo Marino e non
     all'ambiente
3) Aumenta il benzene cancerogeno dalle auto (Corsera 3-10-2010): è come 
    fumare 12 sigarette al giorno.
4) Verde pubblico poco e malridotto
5) Moratti non ha mantenuto la promessa di raddoppiare le piste ciclabili.
    Auto elettriche promesse e mai viste.
6) caro parcheggi
7) Disagi sui mezzi pubblici, il cui unico azionista è il Comune di Milano.
    Per vedere le linee del metrò 5 e 4 bisognerà aspettare ancora anni.
8) si parla con insistenza di un aumento del 40% del biglietto urbano
9) numerosi guasti e incidenti sui tram e metrò
10) nel marzo 2005 il Comune di Milano autorizza il gruppo Zunino a
      costruire su oltre un milione di metri quadrati di aree contaminate
      dell'ex acciaieria Radaelli e dell'ex Montedison, a Santa Giulia
11) Inquinamento acustico da Movida

1) Aria irrespirabile 100 giorni all’anno anziché 35, da quando Moratti è stata eletta. Il Sindaco è la massima autorità sanitaria, e dovrebbe rappresentare e tutelare gli interessi della salute dei milanesi, ma dal 2006 quando la Moratti è stata eletta i giorni di aria irrespirabile a causa delle polveri sottili NON sono stati mai meno di 100 ogni anno anziché 35 come prevedono le norme europee (Corsera 29 DIC- 2010). Solo nel 2010, grazie alle piogge, si è arrivati a 85 superamenti, un dato comunque fuorilegge. Chi va in metropolitana, poi, respira un’aria inquinata dieci volte di più che in superficie.
Tanto per dare un’idea dell’assoluta mancanza di rispetto nei confronti della salute dei milanesi e del menefreghismo della Giunta Moratti, basti pensare che a Milano manca addirittura l’assessore competente in materia di Ambiente e le deleghe le ha la Moratti.
Il risultato delle disastrose politiche del Sindaco Moratti è che Milano ha perso centinaia di migliaia di  abitanti negli ultimi anni perché non è adatta alle coppie giovani con bambini, i quali crescono asmatici e allergici in una città inquinata oltre ogni norma e poverissima di verde. In attesa di un sindaco di centrosinistra più capace, non resta che tenere in casa i bambini quando il PM10 supera la soglia dei 50 microgrammi per metrocubo, e ricorrere alla protezione delle mascherine. Oppure affidarsi alla danza della pioggia….

 

2) Ecopass ha portato benefici solamente alle casse di Palazzo Marino e non all'ambiente. 11 milioni di euro è costata solo nel 2010 ai milanesi la supertassa di Ecopass, e la stessa incapace Giunta Moratti ne ha certificato il fallimento. Dopo una prima riduzione del traffico in centro, l’Ecopass ha infatti perso il suo effetto: i dati dell’Agenzia mobilità e ambiente di Palazzo Marino dicono che le auto all’interno della cerchia dei Bastioni sono calate solo dell’11,8 per cento rispetto a prima dell’Ecopass, con una diminuzione media del traffico del 15,7 % e delle micropolveri del 15.

3) Aumenta il benzene cancerogeno dalle auto (Corsera 3-10-2010). La Moratti e' di famiglia petroliera: come si può pensare che possa preoccuparsi dei propellenti delle auto, a svantaggio di suo marito e dei suoi profitti? Il benzopirene fa venire il cancro e a Milano se ne respira l’equivalente di 12 sigarette fumate ogni giorno. Su questo microinquinante si è pronunciata l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro che lo ha classificato nella categoria 1, quella della massima pericolosità. A Milano aumentano i decessi legati all’apparato circolatorio (5.021) e per tumore e aumenta la presenza di benzene da 2,5 mcgr al metro cubo a 3,07 (Corsera 3-10-2010) .

4) Verde pubblico poco e malridotto, fanno da contorno al vergognoso operato della giunta Moratti-De Corato. Le voci di budget del bilancio per il decoro urbano e il verde sono state in riduzione del -3.20% per l’anno 2010. Di piantare alberi a Milano, poi,  la Giunta Moratti non ne vuol sapere, rifiutando di interrare quelle novantamila piante in centro chieste dal maestro Claudio Abbado come compenso per tornare a dirigere alla Scala dopo 24 anni di assenza. (ANSA 22-APR-10).

5) la Moratti nel 2006 prometteva di raddoppiare i chilometri di piste ciclabili ma in quattro anni non è riuscita a ricucire quel dedalo di percorsi di piste ciclabili che si limitano in totale a un chilometro o poco più, una rete di piste ciclabili fatta di tratti che spesso non raggiungono neppure i cento metri, uno spezzatino disseminato, un po' a caso, in tutta la città, monconi che partono e si interrompono improvvisamente, che riprendono e finiscono nel nulla. Vergognoso poi che in corso Buenos Aires abbiano rifatto i marciapiedi senza considerare le piste ciclabili.
Anche la  promessa elettorale di «incentivare la diffusione dei mezzi a emissione zero» è sparita nel nulla, così come le famose auto elettriche con relative colonnine più volte presentate, ma mai viste in circolazione.
6) caro parcheggi: strisce gialle e blu, gratta e sosta, parchimetri hanno trasformato Milano in un fortino inespugnabile, un enorme spazio privato sottratto all'uso della cittadinanza e consegnato alle logiche del mercato. Sono aumentati i parcheggi a pagamento incrementando da una parte le multe e dall’altra i profitti dei proprietari dei parcheggi privati sotterranei.

7) migliorare il servizio dei mezzi pubblici serve per evitare di privilegiare una politica dell’auto privata, ma Atm, il cui unico azionista è il Comune di Milano, è nota per la scarsa puntualità del servizio mentre l’affollamento dei mezzi supera spesso i limiti consentiti. Di notte e nel weekend, poi, trovare un mezzo pubblico in periferia è un terno al lotto. Le paline elettroniche avrebbero dovuto coprire l'intera rete cittadina entro fine 2010, ma basta girare per la città per vedere che non è così. D’estate si gela per l’aria condizionata sparata al massimo nei Jumbo tram, mentre d’inverno si gela sui vecchi tram per la mancanza di riscaldamento. Atm e Comune avrebbero poi dovuto ridurre il rumore soprattutto in corrispondenza degli scambi, ma nulla di ciò è stato fatto. Per vedere i risultati sulla mobilità delle due nuove linee del metrò, la 5 e la 4, bisognerà aspettare ancora qualche anno.
Il servizio innovativo Radiobus sembra al capolinea e il metrò notturno del sabato è stato cancellato. Le voci di budget del bilancio 2010 su mobilità, trasporti e ambiente della giunta Moratti sono in riduzione: -4.15%.

8) si parla con insistenza di un aumento del 40% del biglietto urbano ma nessun provvedimento energico è stato preso dal Comune per un forte potenziamento e prolungamento degli orari del trasporto pubblico di superficie e sottosuolo con mezzi non inquinanti, per una rete di linee che si estendano circolarmente e non solamente a raggiera, e per tariffe e abbonamenti a costi popolari.

9) Numerosi guasti e incidenti sui tram e metro. È raro trovare un’altra città al mondo che abbia un numero così spropositato di incidenti sui mezzi pubblici e i milanesi sono inveleniti per la numerosa serie di scontri e deragliamenti che li ha coinvolti e che hanno provocato decine e decine di contusi e feriti (ANSA 14-FEB-08, 13-OTT-08, 09-FEB-09, 12-GEN-10). Il Comune è azionista di maggioranza dell’Azienda Trasporti: cos’ha fatto il sindaco Moratti per ripristinate condizioni minime di sicurezza che garantiscano l'incolumita' dei passeggeri? Il presidente e amministratore delegato di Atm Elio Catania non è mai stato rimosso. Sotto accusa sono anche i ricambi vecchi e presi da altri mezzi per risparmiare, i tagli agli addetti alle riparazioni, l’esternalizzazione che ha causato una caduta delle professionalità nello svolgere anche la manutenzione.

10) nel marzo 2005 il Comune di Milano autorizza il gruppo Zunino a costruire su oltre un milione di metri quadrati di aree contaminate dell'ex acciaieria Radaelli e dell'ex Montedison, a Santa Giulia. Un tecnico ciellino, Vittorio Tedesi, ora indagato, si accontenta di un "piano scavi" ritenendo che ripulire tutto è inutile e che basti cambiare terra solo nelle zone da ricostruire. Quindi Zunino appalta il disinquinameno a Giuseppe Grossi, il re degli inceneritori privati, che subappalta a due imprese collegate: Lucchini-Artoni ed Edilbianchi. Poi arrivano i magistrati: Grossi ha usato fatture offshore per rubare 23 milioni di fondi neri, nascosti all'estero grazie a riciclatori come Rosanna Gariboldi, moglie dell'onorevole Giancarlo Abelli, il ras della sanità lombarda oggi al ministero della Cultura. Arrestati tra le proteste dei big del Pdl, Grossi e Gariboldi risarciscono e patteggiano. Intanto un sindacalista della Cgil manda ai magistrati una mappa di Santa Giulia piena di zone nere: i veleni sono ancora lì, i misuratori di inquinanti "sono stati distrutti", il "percolato" tossico delle discariche ha invaso le falde. Ddt, pesticidi e scorie che i tecnici classificano così: "Sostanze cancerogene, che mettono a rischio la fertilità e possono danneggiare i bambini non ancora nati”. Come al solito, si è risparmiato sulla bonifica, uccisa da montagne di rifiuti tossici che le nuove indagini collegano ai clan più sanguinari della 'ndrangheta. Nomi che scottano e che gli inquirenti rivelano a "L'espresso": i Nirta-Strangio. Sì, proprio quelli della strage di Duisburg, la mattanza nel cuore della Germania.
11) Inquinamento acustico da Movida: Letizia Moratti è stata iscritta nel registro degli indagati per omissione di atti d'ufficio (ANSA 05-GEN-10) perché non avrebbe provveduto a mettere fine al fracasso notturno, agli schiamazzi e ai party all'aperto nei locali alla moda attorno a Piazza Sempione. Il venerdì sera a mezzanotte gli avventori dei locali della zona fanno un baccano pari a 68 decibel, quando il limite consentito e' di 45: e' su questo dato, certificato da un'analisi fonometrica, che l'associazione Pro Arco Sempione ha costruito la querela contro il Comune.

LA MORATTI SI E' RIVELATA UN PESSIMO SINDACO DI MILANO, SOPRATTUTTO PER LE TROPPE COSE NON FATTE DURANTE IL SUO MANDATO.
È ORA DI CAMBIARE: IL CENTROSINISTRA DEVE TORNARE A GOVERNARE MILANO.

giovedì 27 gennaio 2011

Giornata della Memoria, per non dimenticare

Il 27 gennaio del 1945 le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi. Quel giorno il mondo vide da vicino quel che era successo e conobbe lo sterminio in tutta la sua realtà.
In questa data significativa ricorre il Giorno della Memoria, istituita per legge in Italia ed in molti altri Paesi dell’Ue:  “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Solo ad Auschwitz sono stati uccisi quasi un milione e mezzo di persone, tra ebrei, disabili,  oppositori politici ed omosessuali.
Il Giorno della Memoria rappresenta una presa di coscienza collettiva del fatto che l’uomo è stato capace di tutto questo. Non è la pietà per i morti ad animarlo, ma la consapevolezza di quel che è accaduto in un passato ancora molto vicino a noi nella civile e illuminata Europa. Il Giorno della Memoria è un atto di riconoscimento di questa storia.
La Memoria si pone come strada privilegiata verso lo sviluppo di una coscienza civile ed alla costruzione di una cultura democratica e consapevole dei diritti dell’uomo. Ricordare, oltre che “salvare” il passato dall’oblio, equivale a metterlo in discussione. La Memoria non è semplicemente funzionale alla conservazione di “ciò che è stato”, ma anche alla costruzione di “ciò che è”.
Il sociologo Margalit scrisse che “la morale deve occuparsi della Memoria quando ci si trova di fronte ad esperienze di oppressione , ingiustizia: quando ci si trova cioè di fronte ad esperienze che rappresentano un attacco all’idea di umanità condivisa. In tutti questi casi la morale richiede di ricordare. La coscienza storica europea ha bisogno di conoscere e ricordare la storia dell’antisemitismo e dei genocidi. L’Europa ha bisogno di intraprendere un rapporto critico col proprio passato volto ad evidenziare le ambivalenze della propria storia”.
Noi Giovani dell’Italia dei Valori, in onore di tale ricorrenza ricordiamo quanti sono stati barbaramente uccisi semplicemente perché erano ebrei, disabili, omosessuali, o perché si opposero fermamente e coraggiosamente all’idea di un’Europa che rifiutava l’altro e si proponeva di eliminarlo. L’Europa del presente che si volge verso forme sempre più articolate di coabitazione multiculturale ha bisogno di fare i conti anche con il lascito negativo della propria storia per poter porre le basi di un futuro fatto di coesione, accoglienza, unione e molteplicità identitarie insieme.

Rudi Russo

Coordinatore Nazionale Giovani IDV
Consigliere Regione Toscana

mercoledì 19 gennaio 2011

Giulio Cavalli alla Notte contro le mafie per Paolo Borsellino

Revocata la scorta a Giulio Cavalli

Riporto di seguito un articolo di Sergio Nazzarro pubblicato su Agoravox.it.


"Ieri sera mi giunge un messaggio: "mi hanno tolta la scorta". Il mittente è Giulio Cavalli. La notizia mi prende di sorpresa. Cavalli, attore e deputato regionale dell’IDV, da molto tempo lavora sul fronte delle mafie infiltrate al Nord. Un lavoro lungo, e messo in scena letteralmente con diversi spettacoli ed un libro. Di mafie al Nord non si è mai parlato abbastanza. Solo recentemente ha cominciato ad avere una dignità mediatica e se ne dibatte apertamente. Cavalli chiaramente non è il solo che ne parla o affronta il tema. Ma lo fa da molto tempo con costanza e determinazione, fino a che, suo malgrado diventa il primo attore in Italia e forse in Europa a vivere sotto scorta. Una vita mai reclamizzata con senso di martirio o di sacrificio personale per il bene della Nazione. Giulio ha sempre ricordato, quando gli chiedevano della sua scorta, le centinaia di persone che vivono da anni in questa condizione.
Il Prefetto di Lodi, in via informale, ha comunicato a Cavalli che tra dieci giorni verrà revocata la scorta. Non sussistono più le minacce alla sua persona. L’Ucis, ufficio centrale scorte, dopo aver visionato le nuove relazioni ha preso questa decisione. Quando sento al telefono Cavalli, non vuole assolutamente farne una questione di Stato ne creare polveroni. E’ abituato ad accettare le decisioni degli organi statali. Quando la lotta alle mafie è quotidianità e non straordinarietà.
 
Chiaramente si deve essere felici di una notizia del genere. Se la scorta è revocata significa che non sussistono più pericoli per la vita di una persona. E non c’è assolutamente di che lamentarsi. Anzi si dovrebbe festeggiare. Sorge però qualche interrogativo: come mai in un momento storico in cui si comincia a parlare di Mafie al Nord, viene revocata la scorta alla persona che più di altri ha cercato di parlare e di fare informazione in merito? Le minacce della Mafia e della Ndrangheta si dissolvono nel tempo, arrestato il minacciatore, passa la paura? Con questo discorso, forse toglieranno la scorta anche a Saviano: hanno arrestato tutti i Casalesi, manca solo Zagaria, quindi non c’è più nessun pericolo per la sua vita.
Non si vuole fare facile polemica né tantomeno giudicare il lavoro delicato di coloro che devono tutelare la sicurezza altrui. In Italia si spala fango fin troppo facilmente su tutto e tutti, come se coloro che scrivono siano dei tuttologi quasi divinità infallibili. Però c’è preoccupazione. Cavalli sta usando la sua elezione nel consiglio regionale della Lombardia per portare avanti la lotta alle infiltrazioni di Ndrangheta nel Nord, negli uffici pubblici, nelle ASL, nell’Expò di Milano. Mi auguro fortemente che sia passato il pericolo, significherebbe che si è fatto un bel passo in avanti e a Milano, oltre lo smog, si respira un’aria più pulita. Ma se così non fosse? "