martedì 26 aprile 2011

IL 25 APRILE A MILANO

Milano, 25 aprile 2011 - Festa della Liberazione.

Alle 14:00 C.so Venezia era già un bagno di folla.
In testa al corteo hanno sfilato i partigiani dell'Anpi, seguiti da partiti politici del centro sinistra, associazioni e centri sociali.
Tra i partecipanti anche il Sindaco Moratti ed il Presidente della Provincia Guido Podestà, fischiati durante i loro discorsi dal palco in P.za Duomo.
Che la nostra città è ormai stanca della gestione clientelare e poco efficiente della Moratti è ormai palese.
Gli slogan "vai via da Milano" e "a casa", tra i più urlati dalla folla, dimostrano, ancora una volta, che questa Milano in ginocchio ha voglia di rinascere.
Applausi invece per il Presidente dei partigiani italiani, Carlo Smuraglia, che si rammarica per quanto il nostro Paese si stia allontanando dai valori e dai principi dell'antifascismo, dichiarando inoltre intollerabili i continui attacchi alla Costituzione Italiana ed alla Magistratura.
I tanti caduti in nome della Libertà e della Democrazia meritano rispetto. Rispetto che purtroppo Milano non sta portando loro. Troppi sono ad oggi i politici, o presunti tali, dichiaratamente inclini ad un'ideologia di matrice "fascista". Se davvero questi personaggi sono convinti che sia questa la strada giusta da percorrere è ora che le NOSTRE coscienze si sveglino.
Basta!
Il mondo intero ride di noi e del nostro modo tutto "italiano" di amministrare il paese.
Da Milano può partire il rinnovamento necessario per dimostrare che sono la solidarietà, l'attenzione verso i più deboli, la tolleranza e l'ugaglianza tra le persone la vera spinta verso un futuro migliore e non l'odio, il razzismo ed il malaffare che in questo momento regnano in Italia!

Qualche scatto, anche per sdrammatizzare un pò, della Festa della Liberazione a Milano:

"Questa si commenta da sola"


"Simone Macario"

"Luca Ragone, io" 

"Il gruppo dei sempre-presenti"

"Corteo in marcia verso P.za Duomo"


"Corteo in marcia 2"

"Sotto il palco in Piazza Duomo"

venerdì 22 aprile 2011

BASTA COI CORTEI DI STAMPO FASCISTA!

A Milano, dal 26 aprile al 1 maggio, si terranno una serie di iniziative in ricordo di Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù, movimento di estrema destra, morto nel 1975 dopo essere stato aggredito da un gruppo di studenti presumibilmente riconducibili a gruppi di sinistra extraparlamentare.
Rispetto per chi, seppur con idee che non condivido, vuole commemorare la morte di un giovane.
Non si contesta infatti il "merito", bensì il metodo con il quale ciò avviene. Dal video e dalla pagina facebook dedicata è evidente come questa ricorrenza sia a tutti gli effetti "un'aduta" di stampo fascista, con tanto di bandiere, simboli ed atteggiamenti che ne richiamano la memoria.



In una città come Milano, medaglia d'oro per la resistenza antifascista, non è concepibile assistere a cortei del genere, oltretutto a ridosso della Festa della Liberazione del 25 aprile.
In questa annuale "sfilata", in barba alla XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana ed alla "legge Scelba" del '52,  il richiamo all'apologia fascista è palese e, di norma, sarebbe normale che tra i partecipanti non vi siano membri delle istituzioni.

"ROMANO: un altro fascista per Milano"
Non solo ciò avviene, ma molti amministratori, attuali o futuri, sono addirittura tra i promotori dell'evento.
Tra questi spiccano: il consigliere provinciale Roberta Capotosti, PDL, candidata consigliere di zona  2 ed i candidati al Comune di Milano Antonluca Romano, PDL e Duilio Canu, capolista dello schieramento di Forza Nuova.

mercoledì 20 aprile 2011

OH CHE LETIZIA!

Non lo attendevo con ansia, solo con una certa curiosità!
Ora posso finalmente dirlo: sono uno dei 500.000 milanesi che ha ricevuto a casa il libro spot del Sindaco Moratti...evviva! Ancora qualche giorno d'attesa e mi sarei offeso!
Lo sfoglio. Qualcosa non va sin dalle prime pagine.

"LISTE D'ATTESA AZZERATE NEGLI ASILI NIDO".
Non è esattamente così. Le scuole per la prima infanzia sono mal distribuite sul territorio e le domande si concentrano in quelle strutture dove la densità di popolazione è alta. Finiti i posti, chi resta fuori viene "spostato" in un'altra struttura, solitamente lontana svariati chilometri. Rinunciando, come hanno fatto oltre 2000 famiglie, anche a causa di una distanza eccessiva dal nido assegnato, si viene cancellati dalla lista d'attesa che risulta così "AZZERATA"!

"UNA CASA PER TUTTI".
Sono quattro i progetti che rientrano nel piano "Abitare Milano 1" per la realizzazione di alloggi a canone sociale o in edilizia convenzionata, tra l'altro partiti con la Giunta Albertini e non Moratti. Di questi solo uno si appresta ad essere ultimato per un totale di 109 appartamenti, gli altri tre sono bloccati. Un po' pochini, certamente non "PER TUTTI"!
Che dire poi degli oltre 5000 alloggi di proprietà del Comune attualmente sfitti!? Visto l'elevato numero si potrebbe iniziare da questi per cercare di arginare il problema della carenza abitativa a Milano. Affitto o vendita che sia sarebbero comunque una buona base di partenza, senza la necessità di costruire da zero!

"MILANO GIOVANE"
Qui ci sarebbe da discutere per giorni. Basta però dire che, grazie al vicesindaco De Corato, tutto ciò che gravita intorno all'universo "giovani", o meglio ad un parte di questo, subisce misure restrittive. Diversi locali storici che offrono intrattenimento musicale ed artistico vengono chiusi per motivi a dir poco futili, in molti quartieri periferici vige il "coprifuoco" stile dittatura fascista ed ai giardini pubblici viene via via negato l'accesso serale tramite recinzioni e cancelli. Una città che si auto-definisce giovane dovrebbe agire diversamente. Come si può costringere i locali a chiudere anzitempo quando è stata la stessa amministrazione ad aver concesso loro le licenze per quel determinato luogo e quell'orario di esercizio?! Senza considerare che, anche in nome della tanto inflazionata sicurezza, passeggiare di sera tra le luci delle vetrine è molto più "confortante" rispetto ad un giro per una città buia e con le saracinesche abbassate!

"UNA MILANO DOVE VIVERE MEGLIO"
Meno inquinamento e meno traffico grazie ad Ecopass. In realtà l'inquinamento non è diminuito affatto, anzi!
Già nei primi due mesi del 2011 avevamo sforato il limite dei 35 giorni imposto dall'Unione Europea per il superamento della concentrazione di PM10 nell'aria. I provvedimenti straordinari adottati, come le domeniche senza auto e l'abbasamento del limite di velocità in tangenziale, non sono serviti a niente. Ecopass: STESSO inquinamento, STESSO traffico, PIU' soldi nelle casse del Comune!

I nuovi parcheggi. Cantieri allestiti da anni e mai partiti o bloccati perché i progetti, troppo invasivi, non prendevano in considerazione la vicinanza con le fondamenta dei palazzi vicini. Così, tra problemi di staticità e fallimenti vari delle imprese costruttrici, progetti come quelli di P.za Bernini, Largo Rio de Janeiro, Via Bazzini, P.le Novelli e tanti altri, creano, ad oggi, solo disagi ai cittadini residenti.

"STRADE E PISTE CICLABILI"
+ 750 riparazioni del manto stradale. Non per forza un segno di efficienza. Considerando che il cemento di ogni buca "rattoppata" salta alla prima pioggerellina forse sarebbe stato meglio utilizzare materiale meno scadente evitando così l'inutile ripetersi di taluni interventi.

Piste ciclabili. 3 parole: poche, discontinue, pericolose!

"I GRANDI EVENTI MILANESI"
Musica, spettacoli e grandi eventi fatti solamente in centro o nei e per i salotti della Milano bene! Tutto il resto della città sta al di fuori della cerchia dei bastioni a guardare con invidia, coprifuoco permettendo, ciò che accade aldilà del "muro".

Altri progetti si potrebbero "valutare", ma credo che il concetto sia comunque chiaro: tante belle parole, molto lontane dalla realtà dei fatti!

Un Sindaco che ha svolto con efficienza i propri compiti non ha bisogno di spendere svariati milioni di euro in pubblicità per dimostrarlo. Un buon lavoro da amministratore è tale soltanto se trova riscontri positivi da parte dei cittadini...

giovedì 14 aprile 2011

WRITERS: ARTISTI O VANDALI?!

Per i così detti "writers" è molto sottile la linea di confine tra l'essere considerati artisti o vandali.
Nelle maggiori città europee la "street art" è equiparata ad una vera e propria forma d'arte e chi la pratica può usufruire di spazi appositamente forniti dalle amministrazioni locali.
A Milano regna invece il caos. 

"Opera d'arte?!"
In base al periodo o al singolo amministratore i medesimi writers passano dall'essere definiti autori di capolavori ad imbrattatori di muri. E' il caso di Daniele Nicolosi, in arte BROS, che da esposizioni pubbliche a Milano è arrivato in beve tempo in un'aula di tribunale.
Certamente bisogna fare un distinguo. C'è chi davvero "è" un artista e, in una città come la nostra che li condanna a prescindere, si esprime dove può. Gli altri sono semplicemente ragazzini che scrivono sui muri per mancanza di senso civico.
A rimarcare la differenza dovrebbero essere innanzitutto i primi, prendendo le distanze da chi, oggettivamente, non può definirsi un "artista".
Anche l'amministrazione è chiamata a fare la sua scelta.
Da un lato c'è il vicesindaco De Corato che, da tempo, ha istituito una task force anti-graffiti la quale, indistintamente, va a "caccia" di chi scrive sui muri. Dall'altro c'è chi invece vorrebbe valorizzare questa forma di espressione artistica.



"Vandalismo?!"

Nella nostra città ci sono moltissimi spazi di proprietà comunale che potrebbero essere messi a disposizione dei writers. Capannoni, cascine ed immobili attualmente in disuso, se riabilitati, sarebbero un ottima base dalla quale partire. 
Ci sarebbe certamente da sostenere una spesa, ma anche i controlli e la pulitura costano. E non poco.
Tutto dipende dalla direzione che si vuole prendere. Certo è che non si può un giorno tendere la mano e l'altro ritrarla voltandosi di schiena...


 LINK AL COMUNICATO STAMPA

domenica 10 aprile 2011

L'UNIVERSO DEL PRECARIATO...

...DALLA PIAZZA AD UNA PROPOSTA CONCRETA!


Domenica 9 aprile ore 15:30 - Colonne di San Lorenzo Milano.


"GIOVANI PRECARI IN PIAZZA"
Caldo. Talmente caldo che sembra estate.
Questo non ha però fermato la mobilitazione dei giovani precari che ieri pomeriggio si sono ritrovati per manifestare a gran voce contro una situazione divenuta ormai insostenibile.
Anche noi, giovani dell'Italia dei Valori, abbiamo contribuito all'organizzazione dell'evento ed eravamo presenti. Senza bandiere o striscioni che ci identificavano, abbiamo partecipato non come partito, ma come singoli, come precari!
Milano è una città dalle mille possibilità. Ragazzi da tutta Italia scelgono di stravolgere la loro vita per venire a studiare qui, con la speranza di un lavoro stabile che gli garantisca un minimo di certezza per il futuro.
Forse un tempo era così. Ora purtroppo lo scenario è cambianto.
Nella sola città di Milano la disoccupazione giovanile sfiora il 25%. Molti neolaureati, scartati o snobbati da aziende locali, scelgono come "via di fuga" un lavoro presso società straniere che sono ben contente di assumerli. Non lo dico per demagogia, ma mi baso su esperienze che vedono coinvolte persone a me care. Molti amici che hanno studiato con me si trovano ora a lavorare STABILMENTE in paesi quali la Francia, la Germania e l'Inghilterra. Con la fiducia dei rispettivi datori di lavoro hanno ora la possibilità di costruirsi un futuro, purtroppo lontano da Milano e dall'Italia.
Quali sono dunque le scelte? Restare precario a vita, peggio ancora disoccupato o emigrare all'estero in cerca di fortuna stile anni '50?!
Non e ammissibile, non deve andare per forza così.
Soprattutto in una città come la nostra, definita la "capitale industriale" d'Italia, si può e si deve invertire questa tendenza, ma serve un rilancio economico.
Le aziende controllate dal Comune di Milano operano in settori nevralgici e trainanti per l'economia della città come quello energetico, ambientale, dei trasporti e della casa. Per restare al passo con le dirette concorrenti private devono investire sull'innovazione, tecnologica e di personale, che molti giovani sono in grado di garantire. Potrebbe rappresentare un piccolo ma fondamentale passo verso una possibile ripresa, con quella necessaria attenzione a rendere più sicuro un futuro a tutti quei giovani che ad oggi non ne hanno uno. 
Sarà mio impegno, in qualità di candidato al Comune di Milano per le prossime elezioni amministrative, portare, insieme ad altre, anche questa proposta all'attenzione di un'amministrazione al momento cieca, o volutamente tale, su un problema così delicato come l'occupazione giovanile.
Ovviamente il tutto dovrà essere accompagnato dalla necessaria pubblicazione online dei curriculum vitae dei lavoratori assunti dalle aziende comunali.
Questo per evitare che gli eventuali posti disponibili vengano assegnati agli amici degli amici...a meno che non abbiamo un CV tale da meritarlo a prescindere da parentele varie!

mercoledì 6 aprile 2011

LA PAURA FA 90!

I recenti sondaggi elettorali mostrano una "lotta" serrata per la carica di Sindaco a Milano. La Moratti, oltre alla credibilità, ha perso per strada alcuni pezzi di maggioranza ed ora non è più così scontata una sua riconferma. Il rischio di una sconfitta è reale, tanto che il Pdl ha chiamato a raccolta i "pezzi da novanta".
Il super-indaffarato Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sarà così capolista per il Consiglio Comunale. Evidentemente la moltitudine di impegni istituzionali gli impedisce solamente di presentarsi in tribunale per i processi!
E' quanto meno strano che la giunta Moratti non abbia rappresentanti in grado di raccogliere la fiducia degli elettori. La scelta di candidare il Premier ad una carica che, a prescindere dal risultato delle urne, abbandonerà certamente il giorno dopo sottolinea quanto tutto questo sia vero.
Pensandoci potrebbe magari essere solo megalomania e non il timore di perdere o la mancanza di alternative. Forse...ma nonostante si stia parlando di Berlusconi l'ipotesei non regge.
Se ciò non bastasse, questa mattina al Salone del Risparmio, anche il Ministro Tremonti ha lanciato il suo spot per "soccorrere" il Sindaco.

"Sgravi fiscali per le imprese della finanza milanese" per un lasso di tempo limitato.

Quanto limitato non è dato sapere, magari giusto per il periodo elettorale o poco oltre.
In chiusura dell'evento la Moratti coglie la palla al balzo e lancia l'idea di una diminuzione dell'IMU (imposta municipale unica) che col federalismo fiscale marchiato Lega servirà a compensare la diminuzione delle entrate causata dall'abolizione dell'ICI.
Chissà come copriranno poi le spese i vari comuni!?
Non importa. Essenziale è promettere ciò che non si potrà realizzare al solo scopo di vincere le elezioni amministrative del 15-16 maggio.
Un po' come i 61.000 posti di lavoro all'anno millantati grazie ad EXPO che in realtà, a tre anni di distanza, sono solamente 70. Intanto i giovani restano aggrappati a continue "false promesse"...


"False promesse"

venerdì 1 aprile 2011

IL BELLO DI ESSERE SINDACO!

In campagna elettorale tutto è lecito!?
A giudicare dal comportamento dell'attuale Sindaco Moratti, sembrerebbe di si.
La logica vorrebbe che la differenza nel volume della pubblicità elettorale dei singoli candidati derivi dai rispettivi investimenti.
La logica, i fatti no.
Il primo cittadino di Milano sta sfruttando tutti i possibili canali, alcuni in maniera impropria, per "racimolare" consensi.
"La tesserina RicaricaMI"
Così capita che ATM invii gratuitamente ai cittadini una tessera ricaricabile, la "RicaricaMI", spacciandola come un'iniziativa dell'azienda in collaborazione col Comune. Accompagnata da una lettera a firma esclusiva di "Letizia Moratti", la quale si prende tra l'altro i meriti dell'iniziativa, questa card offre a chi la riceve un viaggio gratuito sui mezzi pubblici. I superstipendiati consulenti ATM, Pavanello e Poletti,  impiegano dunque il denaro di tutti per promuovere la candidatura di un Sindaco amato da pochi. La cifra spesa sino ad ora è certamente irrisoria, ma la volontà di continuare questa "promozione" evidenzia come l'esborso di denaro pubblico non sia finito. Il caso vuole che i primi a beneficiare di questa idea siano stati gli abitanti del nuovo quartiere di Rogoredo-Santa Giulia. Qualcosa da farsi perdonare forse?!
Certamente si. Non credo comunque che basti questo a far dimenticare agli arrabbiati cittadini la "scellerata" bonifica dei terreni a Montecity che li vede tutt'ora coinvolti. 
La gestione amministrativa di tipo "aziendale" da parte della Moratti va oltre.
Anche ALER, azienda amministrata dal Comune di Milano, ci mostra la sua "marchetta" nel giornale "Il Tetto". Distribuita a tutti i condomini delle case popolari, la rivista trimestrale pubblica una lettera del Sindaco, con tanto di mega foto sorridente, dove si enfatizza la "qualità dell'abitare pubblico".
Ma quale qualità?!
Sino ad ora si è solo provveduto a sfrattare alcuni occupanti abusi, ma le condizioni di alloggi e palazzine, nonché la vivibilità nei quartieri popolari, restano imbarazzanti! Basta fare un giro in città per accorgersi che un conto sono i numeri sparati per la propaganda, ben altra cosa è invece la realtà dei fatti.
Milano non sarà sicuramente facile da amministrare, ma chi si propone per farlo deve essere consapevole che l'impegno non può ridursi ai semplici spot durante la campagna elettorale...