venerdì 20 maggio 2011

IL BELLO VIENE ORA!

Lunedì 16 maggio 2011 ore 15:00...

...nei seggi elettorali suona la campanella, come ai tempi della scuola, chi è dentro è dentro chi è fuori è fuori. Iniziano i preparativi per lo spoglio delle schede elettorali. I rappresentanti di lista cominciano ad aggirarsi nervosamente tra le varie sezioni. Di lì a poco ci si rende subito conto che qualcosa di inaspettato sta avvenendo: Giuliano Pisapia sembra essere in vantaggio su Letizia Moratti. Cauto ottimismo tra i rappresentanti del centrosinistra, "sono solo le prime schede" sembrano invece dire le facce, comunque un po' tese, del centrodestra.

"C.so Buones Aires"
Invece il trend prosegue invariato ed alla fine succede: PISAPIA 48%, MORATTI 41,5%!
Primo turno andato, con nove zone su nove alla coalizione per Giuliano, incredibile!
La gente si riversa in strada con grida di esultanza e liberazione stile vittoria dei Mondiali...e meno male che la Moratti aveva lavorato bene in questi cinque anni!
Tanti ci speravano in un risultato così, molti meno erano quelli che invece ci credevano sul serio.
Il primo passo è stato fatto, ma il bello viene ora.
Per rendere Milano una città realmente vicina alle persone che ci vivono, ci lavorano o semplicemente ci trascorrono un breve periodo, vicina insomma alle persone "comuni", diventa fondamentale tornare a votare al ballottaggio del 29 e 30 maggio 2011.

"Una mobilitazione così non si era mai vista!"
Abbiamo sudato nei mercati, consumato la suola delle scarpe, ci siamo prosciugati la gola ed abbiamo preso giorni di ferie per spiegare alle persone che una Milano diversa era possibile. E lo abbiamo fatto gratis, spinti dalla voglia di cambiamento che albergava ed alberga tutt'ora in ognuno di noi. I milioni di euro spesi da Letizia Moratti hanno, se possibile, contribuito ulteriormente ad aumentare il distacco tra lei ed i cittadini che faticano invece ad arrivare a fine mese. Al primo turno i soldoni spesi in pubblicità dalla giunta uscente non sono serviti a "convincere" le persone, l'incapacità della Moratti di governare Milano è stata cosa evidente.
Durante questa bellissima campagna elettorale ho avuto il piacere di incontrare molte persone e conoscere alcuni ragazzi davvero in gamba coi quali, seppur appartenenti ad altri partiti, comunque vicini, è nato un rapporto di amicizia che sono certo proseguirà oltre.

Entrando nel personale, volevo ringraziare tutti quelli che con il loro voto hanno contribuito alla mia riconferma come consigliere di Zona 4. Un applauso và a tutti i giovani dell'Italia dei Valori di Milano che, con il loro sforzo, hanno reso possibile l'elezione di altri 3 ragazzi nelle zone. Mi spiace davvero moltissimo per quei giovani che invece, con sudore e fatica, sono risultati i primi dei non eletti, non per demerito, ma per via del basso risultato ottenuto da IDV. Per quanto riguarda il Consiglio comunale il riscontro è stato buono, ma era difficile passare, lo sapevamo. La cosa importante è che Giuliano Pisapia si presenterà al ballottaggio con un discreto vantaggio. Non possiamo gettare al vento un'occassione così:

IL 29-30 MAGGIO TORNIAMO A VOTARE
PER GIULIANO PISAPIA SINDACO DI MILANO!!

Grazie a tutti, davvero.

Luca

sabato 14 maggio 2011

"Una ventata d'aria fresca" - Comunali 2011 Milano


Ciao,

come ben saprai il 15 e 16 maggio si voterà per eleggere il Sindaco, il consiglio comunale e i consigli di zona di Milano.
Dopo anni di grigie e dannose amministrazioni è arrivato il momento di portare il cambiamento. Un cambiamento necessario e diretto a ridare a Milano quella dignità e importanza che merita.
Proprio da questa voglia di cambiamento nasce la mia candidatura al consiglio comunale con l'Italia dei Valori a sostegno di Giuliano Pisapia.
Per 5 anni sono stato consigliere in zona 4 e in questi 5 anni ho avuto modo di capire che i quartieri più popolari sono il vero cuore pulsante della città, un cuore ammalato che però si può curare. L'attenzione deve essere diretta a quella popolazione meno abbiente che si vede negata diritti fondamentali come il diritto al lavoro e ad avere un tetto sopra la testa. Questo è uno dei temi chiave che porterò in consiglio comunale se vorrai darmi il tuo voto.
Non sarà solo questo il mio impegno. Insieme a tanti ragazzi abbiamo costruito un gruppo giovane e coeso che vuole il cambiamento e che vuole essere il cambiamento.
Sono tanti i progetti che abbiamo in mente per trasformare Milano nella più importante e bella città europea.
Abbiamo in mente una Milano a misura d'uomo, con più verde, con più mezzi pubblici, con più servizi e con meno criminalità organizzata.
Abbiamo in mente un sogno, ti chiediamo di aiutarci a trasformarlo in realtà. Non devi fare molto per aiutarci, sulla SCHEDA BLU devi semplicemente mettere una X sul simbolo dell'Italia dei Valori e scrivere accanto RAGONE.
Sul sito del nostro gruppo www.insiemexmilano.it trovi il nostro programma, un progetto per un Milano migliore, e l'elenco dei ragazzi candidati ai consigli di zona che sostengono la mia candidatura al consiglio comunale e per i quali ti chiedo di dar loro una preferenza sulla scheda di colore VERDE.
Ti ringrazio per il tempo dedicatomi.

Luca Ragone
Candidato al Consiglio Comunale di Milano
Lista Italia dei Valori
Pisapia Sindaco

lunedì 9 maggio 2011

Milano città viva, Milano città vivibile...

Credo che Milano possa e debba essere diversa, migliore.

Ho scelto di impegnarmi in prima persona, candidandomi al Consiglio Comunale di Milano con l'Italia dei Valori a sostegno di Giuliano Pisapia, perché non è più possibile vivere in una città che da anni ormai è sempre più lontana da noi persone "comuni".
Mi batterò affinché Milano diventi una città per tutti, viva e vivibile a 360°...


...una Milano vivibile, dove le migliaia di appartamenti vuoti di proprietà del Comune, che creano degrado e senso di abbandono, devono essere sistemati ed assegnati a coloro che ne hanno diritto e dove nuova edilizia sociale deve essere costruita, non per speculare, ma per essere destinata a giovani, a coppie ed anziani in difficoltà.
Una Milano vivibile, dove i negozianti di quartiere non devono chiudere, ma devono essere tutelati perché creano movimento e creano vita e, quanti di questi offriranno poi opportunità di lavoro ai giovani, dovranno ricevere incentivi mirati per continuare a svolgere la loro attività.
Una Milano vivibile, con più parchi e con l'introduzione progressiva di mezzi pubblici ecologici ed a basso impatto ambientale.
Una Milano vivibile, con una rete di piste ciclabili collegata tra le varie zone, con il servizio di bike-sharing che non finisce a mezzanotte stile "cenerentola", ma che resti attivo anche in orari notturni e con la metropolitana aperta nei week end almeno fino alle tre/quattro di notte, così da fornire un mezzo alternativo "sicuro" ai frequentatori di locali e discoteche.
Una Milano vivibile, con un decentramento serio ed efficiente che possa fornire risposte ai problemi di quei cittadini altrimenti inascoltati.
Una Milano non solo vivibile, ma viva.
Viva anche grazie ad attività artistiche fatte non nei luoghi convenzionali o nei soli teatri, ma itineranti, in piazza e per le strade, così da coinvolgere anche chi di solito a teatro non ci va.
Una Milano viva, con un tavolo culturale permanente composto da ARCI e da tutte le associazioni che ne vorranno far parte, perchè la movida in città non è solo Corso Como.
Una Milano viva, con il recupero degli spazi in disuso da destinare ad associazioni ed attività culturali, all'imprenditoria giovanile ed alla creazione di un consultorio omnicomprensivo per zona con personale ed orario adeguati ad una città grande come la nostra.
Una Milano viva, non solo di giorno, ma anche di sera, con biblioteche di zona aperte e nelle quali dovrà essere possibile utilizzare una rete Wi-Fi gratuita ed accessibile a tutti.
Una Milano viva di notte, rispettando certamente coloro che vogliono dormire, ma con locali aperti, luci e musica, in specifici luoghi, anche periferici, dove il disturbo alla quiete e minore.
Una Milano viva ed attenta, con l'istituzione di una commissione comunale antimafia che vigili sugli appalti pubblici ed in particolar modo su EXPO 2015, già nel mirino di loschi personaggi legati ad associazioni malavitose.

Una Milano così non è un'utopia.
Una Milano così è possibile se chi l'amministra non è "sottomesso", o peggio a capo, di lobby, ma è in grado di porre al centro del proprio operato il bene e l'interesse della collettività e non di una singola parte.

Il 15 e 16 maggio scegliamo il cambiamento...


martedì 26 aprile 2011

IL 25 APRILE A MILANO

Milano, 25 aprile 2011 - Festa della Liberazione.

Alle 14:00 C.so Venezia era già un bagno di folla.
In testa al corteo hanno sfilato i partigiani dell'Anpi, seguiti da partiti politici del centro sinistra, associazioni e centri sociali.
Tra i partecipanti anche il Sindaco Moratti ed il Presidente della Provincia Guido Podestà, fischiati durante i loro discorsi dal palco in P.za Duomo.
Che la nostra città è ormai stanca della gestione clientelare e poco efficiente della Moratti è ormai palese.
Gli slogan "vai via da Milano" e "a casa", tra i più urlati dalla folla, dimostrano, ancora una volta, che questa Milano in ginocchio ha voglia di rinascere.
Applausi invece per il Presidente dei partigiani italiani, Carlo Smuraglia, che si rammarica per quanto il nostro Paese si stia allontanando dai valori e dai principi dell'antifascismo, dichiarando inoltre intollerabili i continui attacchi alla Costituzione Italiana ed alla Magistratura.
I tanti caduti in nome della Libertà e della Democrazia meritano rispetto. Rispetto che purtroppo Milano non sta portando loro. Troppi sono ad oggi i politici, o presunti tali, dichiaratamente inclini ad un'ideologia di matrice "fascista". Se davvero questi personaggi sono convinti che sia questa la strada giusta da percorrere è ora che le NOSTRE coscienze si sveglino.
Basta!
Il mondo intero ride di noi e del nostro modo tutto "italiano" di amministrare il paese.
Da Milano può partire il rinnovamento necessario per dimostrare che sono la solidarietà, l'attenzione verso i più deboli, la tolleranza e l'ugaglianza tra le persone la vera spinta verso un futuro migliore e non l'odio, il razzismo ed il malaffare che in questo momento regnano in Italia!

Qualche scatto, anche per sdrammatizzare un pò, della Festa della Liberazione a Milano:

"Questa si commenta da sola"


"Simone Macario"

"Luca Ragone, io" 

"Il gruppo dei sempre-presenti"

"Corteo in marcia verso P.za Duomo"


"Corteo in marcia 2"

"Sotto il palco in Piazza Duomo"

venerdì 22 aprile 2011

BASTA COI CORTEI DI STAMPO FASCISTA!

A Milano, dal 26 aprile al 1 maggio, si terranno una serie di iniziative in ricordo di Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della Gioventù, movimento di estrema destra, morto nel 1975 dopo essere stato aggredito da un gruppo di studenti presumibilmente riconducibili a gruppi di sinistra extraparlamentare.
Rispetto per chi, seppur con idee che non condivido, vuole commemorare la morte di un giovane.
Non si contesta infatti il "merito", bensì il metodo con il quale ciò avviene. Dal video e dalla pagina facebook dedicata è evidente come questa ricorrenza sia a tutti gli effetti "un'aduta" di stampo fascista, con tanto di bandiere, simboli ed atteggiamenti che ne richiamano la memoria.



In una città come Milano, medaglia d'oro per la resistenza antifascista, non è concepibile assistere a cortei del genere, oltretutto a ridosso della Festa della Liberazione del 25 aprile.
In questa annuale "sfilata", in barba alla XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana ed alla "legge Scelba" del '52,  il richiamo all'apologia fascista è palese e, di norma, sarebbe normale che tra i partecipanti non vi siano membri delle istituzioni.

"ROMANO: un altro fascista per Milano"
Non solo ciò avviene, ma molti amministratori, attuali o futuri, sono addirittura tra i promotori dell'evento.
Tra questi spiccano: il consigliere provinciale Roberta Capotosti, PDL, candidata consigliere di zona  2 ed i candidati al Comune di Milano Antonluca Romano, PDL e Duilio Canu, capolista dello schieramento di Forza Nuova.

mercoledì 20 aprile 2011

OH CHE LETIZIA!

Non lo attendevo con ansia, solo con una certa curiosità!
Ora posso finalmente dirlo: sono uno dei 500.000 milanesi che ha ricevuto a casa il libro spot del Sindaco Moratti...evviva! Ancora qualche giorno d'attesa e mi sarei offeso!
Lo sfoglio. Qualcosa non va sin dalle prime pagine.

"LISTE D'ATTESA AZZERATE NEGLI ASILI NIDO".
Non è esattamente così. Le scuole per la prima infanzia sono mal distribuite sul territorio e le domande si concentrano in quelle strutture dove la densità di popolazione è alta. Finiti i posti, chi resta fuori viene "spostato" in un'altra struttura, solitamente lontana svariati chilometri. Rinunciando, come hanno fatto oltre 2000 famiglie, anche a causa di una distanza eccessiva dal nido assegnato, si viene cancellati dalla lista d'attesa che risulta così "AZZERATA"!

"UNA CASA PER TUTTI".
Sono quattro i progetti che rientrano nel piano "Abitare Milano 1" per la realizzazione di alloggi a canone sociale o in edilizia convenzionata, tra l'altro partiti con la Giunta Albertini e non Moratti. Di questi solo uno si appresta ad essere ultimato per un totale di 109 appartamenti, gli altri tre sono bloccati. Un po' pochini, certamente non "PER TUTTI"!
Che dire poi degli oltre 5000 alloggi di proprietà del Comune attualmente sfitti!? Visto l'elevato numero si potrebbe iniziare da questi per cercare di arginare il problema della carenza abitativa a Milano. Affitto o vendita che sia sarebbero comunque una buona base di partenza, senza la necessità di costruire da zero!

"MILANO GIOVANE"
Qui ci sarebbe da discutere per giorni. Basta però dire che, grazie al vicesindaco De Corato, tutto ciò che gravita intorno all'universo "giovani", o meglio ad un parte di questo, subisce misure restrittive. Diversi locali storici che offrono intrattenimento musicale ed artistico vengono chiusi per motivi a dir poco futili, in molti quartieri periferici vige il "coprifuoco" stile dittatura fascista ed ai giardini pubblici viene via via negato l'accesso serale tramite recinzioni e cancelli. Una città che si auto-definisce giovane dovrebbe agire diversamente. Come si può costringere i locali a chiudere anzitempo quando è stata la stessa amministrazione ad aver concesso loro le licenze per quel determinato luogo e quell'orario di esercizio?! Senza considerare che, anche in nome della tanto inflazionata sicurezza, passeggiare di sera tra le luci delle vetrine è molto più "confortante" rispetto ad un giro per una città buia e con le saracinesche abbassate!

"UNA MILANO DOVE VIVERE MEGLIO"
Meno inquinamento e meno traffico grazie ad Ecopass. In realtà l'inquinamento non è diminuito affatto, anzi!
Già nei primi due mesi del 2011 avevamo sforato il limite dei 35 giorni imposto dall'Unione Europea per il superamento della concentrazione di PM10 nell'aria. I provvedimenti straordinari adottati, come le domeniche senza auto e l'abbasamento del limite di velocità in tangenziale, non sono serviti a niente. Ecopass: STESSO inquinamento, STESSO traffico, PIU' soldi nelle casse del Comune!

I nuovi parcheggi. Cantieri allestiti da anni e mai partiti o bloccati perché i progetti, troppo invasivi, non prendevano in considerazione la vicinanza con le fondamenta dei palazzi vicini. Così, tra problemi di staticità e fallimenti vari delle imprese costruttrici, progetti come quelli di P.za Bernini, Largo Rio de Janeiro, Via Bazzini, P.le Novelli e tanti altri, creano, ad oggi, solo disagi ai cittadini residenti.

"STRADE E PISTE CICLABILI"
+ 750 riparazioni del manto stradale. Non per forza un segno di efficienza. Considerando che il cemento di ogni buca "rattoppata" salta alla prima pioggerellina forse sarebbe stato meglio utilizzare materiale meno scadente evitando così l'inutile ripetersi di taluni interventi.

Piste ciclabili. 3 parole: poche, discontinue, pericolose!

"I GRANDI EVENTI MILANESI"
Musica, spettacoli e grandi eventi fatti solamente in centro o nei e per i salotti della Milano bene! Tutto il resto della città sta al di fuori della cerchia dei bastioni a guardare con invidia, coprifuoco permettendo, ciò che accade aldilà del "muro".

Altri progetti si potrebbero "valutare", ma credo che il concetto sia comunque chiaro: tante belle parole, molto lontane dalla realtà dei fatti!

Un Sindaco che ha svolto con efficienza i propri compiti non ha bisogno di spendere svariati milioni di euro in pubblicità per dimostrarlo. Un buon lavoro da amministratore è tale soltanto se trova riscontri positivi da parte dei cittadini...

giovedì 14 aprile 2011

WRITERS: ARTISTI O VANDALI?!

Per i così detti "writers" è molto sottile la linea di confine tra l'essere considerati artisti o vandali.
Nelle maggiori città europee la "street art" è equiparata ad una vera e propria forma d'arte e chi la pratica può usufruire di spazi appositamente forniti dalle amministrazioni locali.
A Milano regna invece il caos. 

"Opera d'arte?!"
In base al periodo o al singolo amministratore i medesimi writers passano dall'essere definiti autori di capolavori ad imbrattatori di muri. E' il caso di Daniele Nicolosi, in arte BROS, che da esposizioni pubbliche a Milano è arrivato in beve tempo in un'aula di tribunale.
Certamente bisogna fare un distinguo. C'è chi davvero "è" un artista e, in una città come la nostra che li condanna a prescindere, si esprime dove può. Gli altri sono semplicemente ragazzini che scrivono sui muri per mancanza di senso civico.
A rimarcare la differenza dovrebbero essere innanzitutto i primi, prendendo le distanze da chi, oggettivamente, non può definirsi un "artista".
Anche l'amministrazione è chiamata a fare la sua scelta.
Da un lato c'è il vicesindaco De Corato che, da tempo, ha istituito una task force anti-graffiti la quale, indistintamente, va a "caccia" di chi scrive sui muri. Dall'altro c'è chi invece vorrebbe valorizzare questa forma di espressione artistica.



"Vandalismo?!"

Nella nostra città ci sono moltissimi spazi di proprietà comunale che potrebbero essere messi a disposizione dei writers. Capannoni, cascine ed immobili attualmente in disuso, se riabilitati, sarebbero un ottima base dalla quale partire. 
Ci sarebbe certamente da sostenere una spesa, ma anche i controlli e la pulitura costano. E non poco.
Tutto dipende dalla direzione che si vuole prendere. Certo è che non si può un giorno tendere la mano e l'altro ritrarla voltandosi di schiena...


 LINK AL COMUNICATO STAMPA

domenica 10 aprile 2011

L'UNIVERSO DEL PRECARIATO...

...DALLA PIAZZA AD UNA PROPOSTA CONCRETA!


Domenica 9 aprile ore 15:30 - Colonne di San Lorenzo Milano.


"GIOVANI PRECARI IN PIAZZA"
Caldo. Talmente caldo che sembra estate.
Questo non ha però fermato la mobilitazione dei giovani precari che ieri pomeriggio si sono ritrovati per manifestare a gran voce contro una situazione divenuta ormai insostenibile.
Anche noi, giovani dell'Italia dei Valori, abbiamo contribuito all'organizzazione dell'evento ed eravamo presenti. Senza bandiere o striscioni che ci identificavano, abbiamo partecipato non come partito, ma come singoli, come precari!
Milano è una città dalle mille possibilità. Ragazzi da tutta Italia scelgono di stravolgere la loro vita per venire a studiare qui, con la speranza di un lavoro stabile che gli garantisca un minimo di certezza per il futuro.
Forse un tempo era così. Ora purtroppo lo scenario è cambianto.
Nella sola città di Milano la disoccupazione giovanile sfiora il 25%. Molti neolaureati, scartati o snobbati da aziende locali, scelgono come "via di fuga" un lavoro presso società straniere che sono ben contente di assumerli. Non lo dico per demagogia, ma mi baso su esperienze che vedono coinvolte persone a me care. Molti amici che hanno studiato con me si trovano ora a lavorare STABILMENTE in paesi quali la Francia, la Germania e l'Inghilterra. Con la fiducia dei rispettivi datori di lavoro hanno ora la possibilità di costruirsi un futuro, purtroppo lontano da Milano e dall'Italia.
Quali sono dunque le scelte? Restare precario a vita, peggio ancora disoccupato o emigrare all'estero in cerca di fortuna stile anni '50?!
Non e ammissibile, non deve andare per forza così.
Soprattutto in una città come la nostra, definita la "capitale industriale" d'Italia, si può e si deve invertire questa tendenza, ma serve un rilancio economico.
Le aziende controllate dal Comune di Milano operano in settori nevralgici e trainanti per l'economia della città come quello energetico, ambientale, dei trasporti e della casa. Per restare al passo con le dirette concorrenti private devono investire sull'innovazione, tecnologica e di personale, che molti giovani sono in grado di garantire. Potrebbe rappresentare un piccolo ma fondamentale passo verso una possibile ripresa, con quella necessaria attenzione a rendere più sicuro un futuro a tutti quei giovani che ad oggi non ne hanno uno. 
Sarà mio impegno, in qualità di candidato al Comune di Milano per le prossime elezioni amministrative, portare, insieme ad altre, anche questa proposta all'attenzione di un'amministrazione al momento cieca, o volutamente tale, su un problema così delicato come l'occupazione giovanile.
Ovviamente il tutto dovrà essere accompagnato dalla necessaria pubblicazione online dei curriculum vitae dei lavoratori assunti dalle aziende comunali.
Questo per evitare che gli eventuali posti disponibili vengano assegnati agli amici degli amici...a meno che non abbiamo un CV tale da meritarlo a prescindere da parentele varie!

mercoledì 6 aprile 2011

LA PAURA FA 90!

I recenti sondaggi elettorali mostrano una "lotta" serrata per la carica di Sindaco a Milano. La Moratti, oltre alla credibilità, ha perso per strada alcuni pezzi di maggioranza ed ora non è più così scontata una sua riconferma. Il rischio di una sconfitta è reale, tanto che il Pdl ha chiamato a raccolta i "pezzi da novanta".
Il super-indaffarato Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sarà così capolista per il Consiglio Comunale. Evidentemente la moltitudine di impegni istituzionali gli impedisce solamente di presentarsi in tribunale per i processi!
E' quanto meno strano che la giunta Moratti non abbia rappresentanti in grado di raccogliere la fiducia degli elettori. La scelta di candidare il Premier ad una carica che, a prescindere dal risultato delle urne, abbandonerà certamente il giorno dopo sottolinea quanto tutto questo sia vero.
Pensandoci potrebbe magari essere solo megalomania e non il timore di perdere o la mancanza di alternative. Forse...ma nonostante si stia parlando di Berlusconi l'ipotesei non regge.
Se ciò non bastasse, questa mattina al Salone del Risparmio, anche il Ministro Tremonti ha lanciato il suo spot per "soccorrere" il Sindaco.

"Sgravi fiscali per le imprese della finanza milanese" per un lasso di tempo limitato.

Quanto limitato non è dato sapere, magari giusto per il periodo elettorale o poco oltre.
In chiusura dell'evento la Moratti coglie la palla al balzo e lancia l'idea di una diminuzione dell'IMU (imposta municipale unica) che col federalismo fiscale marchiato Lega servirà a compensare la diminuzione delle entrate causata dall'abolizione dell'ICI.
Chissà come copriranno poi le spese i vari comuni!?
Non importa. Essenziale è promettere ciò che non si potrà realizzare al solo scopo di vincere le elezioni amministrative del 15-16 maggio.
Un po' come i 61.000 posti di lavoro all'anno millantati grazie ad EXPO che in realtà, a tre anni di distanza, sono solamente 70. Intanto i giovani restano aggrappati a continue "false promesse"...


"False promesse"

venerdì 1 aprile 2011

IL BELLO DI ESSERE SINDACO!

In campagna elettorale tutto è lecito!?
A giudicare dal comportamento dell'attuale Sindaco Moratti, sembrerebbe di si.
La logica vorrebbe che la differenza nel volume della pubblicità elettorale dei singoli candidati derivi dai rispettivi investimenti.
La logica, i fatti no.
Il primo cittadino di Milano sta sfruttando tutti i possibili canali, alcuni in maniera impropria, per "racimolare" consensi.
"La tesserina RicaricaMI"
Così capita che ATM invii gratuitamente ai cittadini una tessera ricaricabile, la "RicaricaMI", spacciandola come un'iniziativa dell'azienda in collaborazione col Comune. Accompagnata da una lettera a firma esclusiva di "Letizia Moratti", la quale si prende tra l'altro i meriti dell'iniziativa, questa card offre a chi la riceve un viaggio gratuito sui mezzi pubblici. I superstipendiati consulenti ATM, Pavanello e Poletti,  impiegano dunque il denaro di tutti per promuovere la candidatura di un Sindaco amato da pochi. La cifra spesa sino ad ora è certamente irrisoria, ma la volontà di continuare questa "promozione" evidenzia come l'esborso di denaro pubblico non sia finito. Il caso vuole che i primi a beneficiare di questa idea siano stati gli abitanti del nuovo quartiere di Rogoredo-Santa Giulia. Qualcosa da farsi perdonare forse?!
Certamente si. Non credo comunque che basti questo a far dimenticare agli arrabbiati cittadini la "scellerata" bonifica dei terreni a Montecity che li vede tutt'ora coinvolti. 
La gestione amministrativa di tipo "aziendale" da parte della Moratti va oltre.
Anche ALER, azienda amministrata dal Comune di Milano, ci mostra la sua "marchetta" nel giornale "Il Tetto". Distribuita a tutti i condomini delle case popolari, la rivista trimestrale pubblica una lettera del Sindaco, con tanto di mega foto sorridente, dove si enfatizza la "qualità dell'abitare pubblico".
Ma quale qualità?!
Sino ad ora si è solo provveduto a sfrattare alcuni occupanti abusi, ma le condizioni di alloggi e palazzine, nonché la vivibilità nei quartieri popolari, restano imbarazzanti! Basta fare un giro in città per accorgersi che un conto sono i numeri sparati per la propaganda, ben altra cosa è invece la realtà dei fatti.
Milano non sarà sicuramente facile da amministrare, ma chi si propone per farlo deve essere consapevole che l'impegno non può ridursi ai semplici spot durante la campagna elettorale...

mercoledì 30 marzo 2011

EXPO 2015 - L'ATTESA...

"Area interessata dal progetto EXPO"
Con la campagna elettorale alle porte i problemi su EXPO 2015 sembrano svanire!
La realtà dei fatti è però molto diversa.
Il Sindaco Moratti si è presentata ieri in consiglio comunale a Milano con dichiarazioni di ottimismo ed un appello alle forze politiche a restare uniti per avere la continuità necessaria alla realizzazione del progetto.
Ad oggi però mancano non solo i soldi ed il terreno, ma addirittura un accordo sulla forma giuridica che la società di gestione dovrà avere.
Sono passati 3 anni da quando la città di Milano ha vinto il "duello" con Smirne aggiudicandosi la possibilità di ospitare questo grande evento. Sono passati 3 anni e degli 830 milioni di euro circa  che il Governo dovrebbe stanziare per EXPO sono arrivati in città solamente 25 milioni, la Provincia di Milano si scopre ora titubante sul volume degli investimenti a suo carico e sulla forma giuridica, SpA, della società di gestione ed i terreni sui quali dovrà sorgere il complesso appartengono ancora in toto ai vecchi proprietari. Così, non potendo ovviamente operare su aree non proprie, i lavori sono in fase di stallo e tra poco meno di un mese il Bureau International di Parigi dovrà valutare lo stato di avanzamento del progetto.
Il Sindaco Moratti, anche commissario straordinario di Governo per EXPO, tira dritto per la sua strada. Viene accantonata l'idea di espropriare l'area e si punta sulla formula del comodato d'uso o sull'acquisto.
I terreni sui quali dovrà sorgere EXPO sono a destinazione "agricola" ed appartengono per il 70% a Fondazione Fiera, controllata dalla Regione Lombardia e da Comunione e Liberazione, per quasi il 30% alla famiglia Cabassi e solo la piccola parte rimanente è di proprietà pubblica.
Il 5 aprile l'Agenzia del Territorio farà una valutazione sull'area, valutazione che sarà certamente bassa vista l'attuale impossibilità di edificare. Proprio per questo il Presidente della Regione Formigoni, in controtendenza, spinge per l'acquisto e per il cambio di destinazione d'uso in residenziale una volta terminato l'evento. 
Sarà forse un caso il fatto che CL sia proprietaria del 70% della zona interessata?!
Come sempre si ragiona in funzione del "portafoglio". Restituire, valorizzandola, un'area agricola alla città porterebbe certamente molto meno profitto rispetto ad un bel complesso di case vendute a 5000€ al mq!
Intanto, mentre le infrastrutture di "contorno" quali i collegamenti stradali, la linea 4 della metropolitana e tutti gli allaciamenti energetici e fognari sono un miraggio, le cosche della N'drangheta si fregano le mani!
Presupponendo in maniera molto molto fantasiosa che sino ad ora non ci siano state infiltrazioni mafiose nei lavori per EXPO 2015, queste indecisioni e la mancanza di fondi stanno aprendo un cratere per quei clan già da tempo radicati sul territorio milanese che possono sfruttare i loro terminali "leciti" per accaparrarsi un'ampia fetta di guadagno.
Spot elettorali già dichiarano migliaia di posti di lavoro, si enfatizza la straordinaria e sicura riuscita del progetto, si sentono promesse sulla puntuale costruzione delle linee 4 e 5 del metrò. Nessuno però sa come la Giunta intenda procedere.
L'EXPO è certamente un'occasione unica per valorizzare la città di Milano e l'Italia intera, ma è necessario prestare attenzione per evitare inutili e dannose speculazioni...

martedì 29 marzo 2011

BENTORNATO! DENTRO TI STANNO ASPETTANDO!


"Da sinistra: Luciano Messenio, Luca Ragone, Agostino Cullati"

Dopo 8 anni di "latitanza" da un'aula di tribunale, ieri mattina il Premier Silvio Berlusconi ha confermato la sua
presenza all'udienza preliminare del processo Mediatrade. Vista l'eccezionalità dell'evento abbiamo deciso di presentarci davanti al Tribunale di Milano con tanto di striscione di benvenuto.
Al nostro arrivo la presenza delle forze dell'ordine era già massiccia e, non appena capite le nostre "idee politiche", ci hanno letteralmente curato a vista.
Dall'altro lato della strada, riuniti di fronte ad un gazebo, un centinaio di pensionati militanti del Pdl si preparavano ad accogliere il "figliol prodigo" con bandiere e cartelloni.
Piccoli sfottò a parte, il tutto si è svolto nel massimo della tranquillità e senza nessun tipo di atti di violenza. Col tempo alcuni passanti si sono uniti alla nostra causa e ci ha raggiunto anche Piero Ricca. Seppur in pochi, fortunatamente non abbiamo attirato la sola attenzione di Carabinieri e Polizia:


"Circondati dalle forze dell'ordine"
Sebbene la nostra sia stata un'espressione di libero pensiero dichiaratamente pacifica le forze dell'ordine ci hanno comunque riservato una speciale attenzione sia all'entrata che all'uscita del Premier dal Tribunale. Beh si può dire che almeno ci siamo sentiti protetti, visto che i manifestanti della parte opposta erano "liberi" e numericamente superiori.
Tornando al caso Mediatrade, la speranza è che la presenza di Berlusconi ieri non sia stata unicamente una strategia politica per dimostrare al popolo italiano la sua volontà a farsi processare. E' vero: si è presentato come promesso e lo ha fatto con tanto di fans, accuratamente contattati uno ad uno tramite sms e probabilmente pagati (si dice 20€ ed un panino). Un conto però è stata la sua "apparizione" ad un'udienza preliminare al termine della quale non vi sarebbe stata nessuna eventuale condanna, altra storia saranno le prossime, dove invece una possibile sentenza sarà più che verosimile.
Non ci resta che attendere. Presto vedremo se Berlusconi utilizzerà il "legittimo impedimento" per dimostrare ancora una volta quanto la Legge italiana NON è UGUALE PER TUTTI!

domenica 27 marzo 2011

UN GIRO PER LE PERIFERIE - Tappa 1: LA BARONA

Abitando in una zona della periferia milanese mi è capitato spesso di parlare con amici e conoscenti dello stato di abbondano in cui si trovano questi quartieri e da consigliere di circoscrizione ho cercato di contribuire, nel limite dei pochi compiti che il decentramento ci assegna, al loro miglioramento.
In una di queste "discussioni" mi è stato fatto notare quanto sarebbe importante documentare il degrado per renderlo visibile ad un'amministrazione che sembra invece non provare alcun interesse a riguardo!
Così con l'amico Sergio Demonte, videoreporter per wakeupnews, abbiamo deciso di cominciare un giro tra i quartieri popolari di Milano per monitorare la situazione.
"Tappa" della settimana è stata la Barona.
Qui, come sicuramente altrove, abbiamo avuto la conferma del totale disinteresse del Comune, non solo per la vivibilità in generale, quanto e soprattutto per le case ERP (edilizia residenziale pubblica).
In Via Ovada siamo stati "accolti" da una famiglia che ci ha gentilmente reso partecipi della loro situazione e di quella del palazzo in cui vivono.
In alcuni stabili della zona ci sono scale dove su 12 appartamenti 7 o 8 sono sfitti!Non tutte le case "libere" sono però nelle stesse condizioni. Alcune, fatiscenti, sono state semplicemente sbarrate con una lastra di ferro ed abbandonate a se stesse. Altre, ristrutturate da ALER, sono invece chiuse da una porta blindata. La fine è comunque la medesima. Che siano stati rimessi a nuovo oppure no, questi appartamenti sono lì da anni (in alcuni casi anche più di cinque) e non vengono assegnati per chissà quale motivo!
ALER ed il Comune di Milano si giustificano nascondendosi dietro la necessità di una "rotazione" in caso di un'eventuale ristrutturazione, ma gli oltre 5000 alloggi vuoti sembrano onestamente un eccesso se si considera quanta gente è in attesa per l'assegnazione!
Parlando con noi questa famiglia ci ha poi raccontato parte della loro vita.
I nostri "amici" vivono da ventun'anni in un appartamento di 35mq scarsi: un salottino con cucinotto, stanzetta e un bagno. Inizialmente solo marito, moglie ed una figlia, ora, con altri due bambini, sono letteralmente "stipati" in questo piccolo buco. Due figli dormono in stanza, i coniugi in un divano-letto nel soggiorno con il terzo bimbo. Nel caso si rendesse necessario evacuare rapidamente la casa, ad esempio in caso d'incendio, questo risulterebbe impossibile a causa del divano che, una volta aperto, impedisce il passaggio verso la porta d'entrata. Non solo.
In più occasioni hanno chiesto un cambio d'alloggio per via dell'allargamento del nucleo familiare e per lo stesso numero di volte hanno ricevuto una risposta negativa. Essendo subentrati "senza diritto" al vecchio inquilino non è per loro possibile avanzare alcuna richiesta. Hanno il solo dovere di pagare bimestralmente un bollettino che va dai 700€ ai 1000€ come "indennizzo per uso senza titolo" di un bene del Comune di Milano. Ci confessano che se avessero potuto permettersi un mutuo, già da tempo avrebbero provveduto a cercare un'altra sistemazione. Purtroppo le entrate mensili, tutte derivate da un lavoro "onesto", non permettono loro di acquistare un appartamento.
Non tutti quelli che "occupano" un alloggio sono delinquenti, molte sono persone per bene che lo fanno per puro stato di necessità.
Valutare caso per caso è certamente un lavoro delicato, lungo e difficile, ma si rende necessario per evitare che persone realmente in difficoltà vengano "investite" da una serie di sgomberi indiscriminati.


ALCUNE FOTO

"Una delle vie del quartiere popolare"
"Appartamento chiuso e lasciato a se stesso da 5 anni"


"Tra alloggi  ristrutturati e non praticamente metà palazzina è sfitta"

venerdì 25 marzo 2011

QUANTO VALE UN VOTO?!

A Milano stanno prendendo sempre più piede alcune ideologie di stampo neofascista.
Considerando ciò che ha dovuto patire la nostra città ed in generale il nostro Paese nel periodo fascista è, a parer mio, inspiegabile come possano ancora esistere i "nostalgici" di quell'epoca.
Eppure è così. Molti di questi fanno, ad oggi, già parte delle istituzioni. Anzi, ne fanno parte proprio per il loro essere nostalgici. Appoggiati da gruppi di estrema destra, ai cui vertici spiccano individui più volte condannati per atti di violenza estrema, questi personaggi raccolgono consenso ed impiantano radici nell'amministrazione cittadina.
Cosa ancor più sconcertante è che i membri di queste frange sono per la maggior parte giovani e non persone cresciute in quel momento storico.
Con l'avvicinarsi delle elezioni questi movimenti rappresentano un "pacchetto di voti" molto appetibile per chi aspira a restare a Palazzo Marino. Così capita che a Milano i giovani del Pdl organizzino un convegno sulla politica invitando ospiti che di politico hanno ben poco:


L'essere avversi ad iniziative e movimenti del genere non significa porre un limite alla libertà di espressione di alcuni. Il divieto di costituire gruppi che si richiamano all'ideologia fascista è sancito dalla legge italiana. Si tratta semplicemente del rispetto di regole sulle quali si fonda il nostro Stato ed una città come Milano dovrebbe farsene "garante" anziché viaggiare in senso opposto!

"Ringrazio l'amico Gennaro, tra le persone che conosco una delle più impegnate nell'opporsi ad ideologie di stampo fascista, che ogni giorno mi "guida" in questi momenti di sensibilizzazione verso un tema così importante e delicato."

giovedì 24 marzo 2011

martedì 22 marzo 2011

ARRIVA IL METRO'!

Dopo nove anni di cantieri e circa 270 milioni di euro spesi la metropolitana 3 arriva finalmente alla Comasina.
La giunta Moratti è entusiasta del risultato raggiunto, tant'è che all'inaugurazione ufficiale di sabato 26 marzo è stato invitato anche il Premier Berlusconi.
Le nuove fermate della linea gialla sono 4: Dergano, Affori Centro, Affori FNM e Comasina. Secondo il Comune e MM questo progetto permetterà di intercettare il traffico proveniente dalla provincia a nord di Milano, offrendo ai pendolari un'alternativa al trasporto privato e riducendo così l'ingresso di auto in città.
Tutto vero. Ma i problemi "bussano" già  alla porta di Palazzo Marino.
Con l'arrivo del metrò il percorso di alcune linee di superficie è stato riorganizzato. Tre di queste termineranno le loro corse alle dieci di sera quando verranno sostituite dal servizio di Radio-bus. Cambiano alcuni capolinea e vengono tagliati i percorsi di taluni bus per un "gioco ad incastro" che ha già messo in allarme un considerevole numero di cittadini i quali, per un motivo o per l'altro, non usufruiscono della metropolitana. Per queste persone i "tagli" a corse ed orari comporteranno attese più lunghe e maggiori spostamenti per raggiungere una fermata.
In realtà anche per i pendolari la situazione non è tutta rose e fiori.
Il nuovo capolinea del metrò alla Comasina rappresenta un punto di interscambio tra la città e la provincia che coinvolgerà un elevato numero di utenti. I collegamenti di superfice tra Milano ed i paesi dell'hinterland non sono certamente rinomati per il loro numero di corse. Chi viene da fuori molto spesso utilizza l'auto per raggiungere il punto dal quale prendere poi la metropolitana. Considerato ciò alla Comasina dovrebbe esserci un bel parcheggio in grado di ospitare le auto dei pendolari. Purtroppo così non è!
La conclusione dei lavori, seppur in ritardo di anno, è stata fatto in fretta e furia per l'avvicinarsi della campagna elettorale. Non si è dunque pensato che, senza un numero adeguato di parcheggi, questi mezzi entreranno comunque in città alla ricerca di un posto intasando le vie del quartiere, già di per sè carente di posteggi. O meglio. Un piano si è studiato. La sua attuazione è però legata a fondi che entreranno nelle casse comunali nel 2013 e che prima del 2014 non contribuiranno alla costruzione di un posteggio adeguato.
Per uno "spot elettorale" un intero e popoloso quartiere verrà dunque lasciato nel caos per più di 3 anni.
Visto il solito prolungarsi dei lavori magari la realizzazione dei parcheggi alla Comasina potrà essere sfruttata per la prossima campagna elettorale del 2016...
...e poi diciamo che i nostri politici non sono in grado di guardare al futuro!

domenica 20 marzo 2011

NO AL NUCLEARE!

<< Siamo circondati dalle centrali nucleari di Francia e Svizzera, quindi tanto vale... >>

Questa la posizione della Lega Nord in questi giorni di aspro dibattito sulla possibilità di continuare o meno il progetto del Governo di costruire centrali nucleari sul territorio italiano.
Nel centro-destra c'è chi invece frena lo slancio verso il nucleare, purtroppo più per paura di perdere eventuali elezioni che per un reale ripensamento.
Il nocciolo della questione non è tanto la possibilità di vincere o perdere una tornata elettorale, bisogna invece valutare il tutto sotto diversi e svariati punti di vista.
Il progetto Edison, per un costo complessivo di circa 40 miliardi di euro, prevede la costruzione di un massimo di dieci centrali che coprirebbero solo in minima parte il fabbisogno energetico italiano.
Partendo oggi si arriverà ad avere la prima centrale nucleare operativa non prima del 2020.
Ora. L'Italia non dispone di materiale fissile e dovrebbe acquistarlo da paesi come il Canada o la Russia sostenendo ulteriori spese per gli approvvigionamenti.
L'uranio non è una risorsa illimitata, già ad oggi scarseggia, ed il suo prezzo salirà con il passare del tempo. Vi è il rischio che al completamento delle centrali queste restino senza combustibile nel giro di pochissimi anni se non addirittura da subito.
Una volta in funzione entrarà in gioco anche la questione dello stoccaggio delle scorie radioattive che comporterà, oltre al problema del "dove" metterle, un'ulteriore costo di gestione
Tutto questo senza considerare l'aspetto più importante che già di per se basterebbe a dissuadere chiunque: IL RISCHIO PER LA SALUTE DELLE PERSONE!
E' vero: investire su energie rinnovabili quali il fotovoltaico o l'eolico comporterebbe comunque dei costi.
A differenza dell'energia nucleare però e partendo da una riflessione non economica e dunque non tipica della nostra classe dirigente, queste energie alternative non avrebbero alcunché di nocivo per la popolazione!
Negli anni successivi al referendum del 1987, nonostante il il popolo italiano abbia espresso chiaramente il suo diniego,  i fondi stanziati dal Governo per la ricerca e lo sviluppo dell'energia nucleare sono stati di cinque volte superiori rispetto a quelli dedicati alle energie rinnovabili.
Il sole ed il vento sono fonti illimitate ed accessibili a tutti in maniera gratuita, dobbiamo puntare su questi!
Se invece la volontà d'investire nel nucleare fonda le sue ragioni su una valutazione di  "perdita economica" per le tasche di qualcuno, beh allora questo è tutto un altro discorso...


venerdì 18 marzo 2011

17 Marzo 2011: è questa l'Unità d'Italia?!

Il nostro Paese ha celebrato ieri il 150° anniversario della sua unità.
Mentre su tutto il territorio si festeggiava a Milano ci siamo contraddistinti per l'ennesima volta!
E' soprattutto a causa di gente con la "camicia verde" se anche stavolta abbiamo mostrato al Paese un lato razzista ed anticostituzionale che in realtà non appartiene ai milanesi, se non ad un risicato numero.
Nell'euforia generale della festa, migliaia di persone si sono riversate in centro Milano intonando l'Inno di Mameli e sventolando fiere il Tricolore. 
Dopo giorni di intense polemiche, per il rifiuto da parte dei politici milanesi del Carroccio di intonare il nostro inno nazionale durante le sedute del consiglio cittadino e provinciale, nella giornata di ieri il capogruppo Salvini ed altri esponenti leghisti hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco della diatriba.
A dimostrazione che per loro l'unità d'Italia non rappresenta una ricorrenza da festeggiare hanno allestito una scrivania mobile davanti Palazzo Marino sulla quale svettavano bandiere con la croce di San Giorgio anziché il Tricolore.
Ovvia la contestazione dei passanti al grido di "vergognatevi"!
La scusante, da parte di Salvini&Co, della volontà di lavorare anche in un giorno festivo non regge.
La gente non è stupida e ha buona memoria. Tutti conoscono la riluttanza dei leghisti verso la visione di un paese unito, solidale e senza discriminazioni territoriali.
Se tanto brutta è questa Italia coesa e tanto ladrona è Roma Capitale, ci spieghino come mai stanno seduti in Parlamento ed accettano con piacere lo stipendio pagato loro anche da chi abita al di sotto del Po'.
Milano è amministrata da alcune persone che vivono in un "universo padano parallelo" e questo, in un'epoca in cui la solidarietà tra i popoli è la base del viver comune, rappresenta qualcosa di orrido ed inaccettabile...

mercoledì 16 marzo 2011

UNA MILANO A DUE FACCE

Milano è in pratica divisa in due dalla cerchia dei bastioni.
Da un lato, verso il centro, la città si presenta relativamente ben tenuta ed in continua fase di ristrutturazione. Cantieri per il rifacimento delle strade, palazzi in buono stato di conservazione o da poco risistemati, ottima copertura territoriale dei mezzi pubblici, parcheggi regolamentati, illuminazione pubblica efficiente e, anche se pochi, giardini curati.
Passando le vecchie mura che circondano il centro per dirigersi verso la periferie ci si avventura in un progressivo degrado.
Il manto stradale sembra sia stato bombardato. Ci sono grosse buche vecchie di mesi, rattoppate alla buona ad ogni piccolo temporale, pericolosissime per ciclisti e motociclisti.
Nonostante gli sforzi dell'amministrazione per prolungare alcuni tratti della metro e dei mezzi di superficie, alcune zone a margine della città restano difficili da raggiungere col servizio pubblico.
I quartieri periferici sono in condizioni a dir poco tremende. In diversi stabili di proprietà del Comune grosse crepe interne ed esterne, intonaco decadente, assenza di citofoni e cancellate arrugginite sono all'ordine del giorno. Macchine abbandonate con finestrini spaccati e lamiere sporgenti vengono lasciate da anni nello stesso posto nonostante numerose segnalazioni.
L'illuminazione scarseggia, giardini e parchi pubblici sono sporchi e mal tenuti.
C'è da dire, ad onor del vero, che ogni tanto di sera si vedono passare camionette dell'Esercito o pattuglie della Polizia di Stato. Questo però non basta!
Le periferie non devono essere solamente quartieri dormitorio dove vige la legge del "coprifuoco". Dovrebbero invece rappresentare il punto di partenza per il rilancio e la rinascita di una città che ha il potenziale, purtroppo non sfruttato, per competere con le maggiori metropoli europee.
Una bella città come Milano non può avere due facce così marcatamente disuguali...

martedì 15 marzo 2011

MILANO CAPITALE...DELLA 'NDRANGHETA!

I milanesi sono abituati a considerare le mafie come un fenomeno che riguarda solamente il sud. Quando si parla di 'ndrangheta si pensa generalmente alle cosche rintanate in paesini sull'Aspromonte.
Purtroppo la realtà dei fatti dimostra che nella nostra città le infiltrazioni mafiose sono tutt'altro che marginali. Per l'enorme giro d'affari e la posizione strategica è Milano la capitale della 'ndrangheta!
Ci sono persone come Giulio Cavalli che, mettendo a rischio la propria incolumità, già da tempo denunciano il malaffare al nord e chiedono a gran voce una commissione regionale antimafia. Sino ad ora le istituzioni si sono completamente disinteressate del problema ma, anche a seguito dei recenti fatti di cronaca, sarebbe ora di prendere provvedimenti seri e concreti.
Si parla solamente di criminalità straniera e non ci si accorge che in realtà il pericolo più grande lo abbiamo in casa. La 'ndrangheta del milanese, e in generale quella lombarda, ha esportato da noi gli usi ed i costumi malavitosi degli anni '70 andando però ben oltre i suoi tradizionali "campi d'azione".
Le indagini su Milano, che hanno portato di recente all'arresto di 35 persone, stanno evidenziando infiltrazioni mafiose nel campo edile in opere pubbliche e private, in locali alla moda, in centri sportivi finanziati dal Comune, nei rifiuti e nei trasporti. Si può dire in generale che la n'drangheta ha messo le mani ovunque vi sia un giro d'affari consistente.
I boss tengono i loro incontri privati non in casa, ma in laboratori di analisi di alcuni ospedali come il Galeazzi. Tutto questo avviene a causa di politici compiacenti, sia di destra che di sinistra, che vedono nei clan milanesi un'opportunità elettorale e permettono loro di insidiarsi nel tessuto politico, sociale ed economico della nostra città.
Sarà pur vero che questa penetrazione è avvenuta e sta avvenendo in modo silente, ma non è una scusa per doverci convivere. Al contrario dovrebbe farci allarmare maggiormente ed abituarci a tenere gli occhi ben aperti sulla nostra città!

lunedì 14 marzo 2011

In piazza a difesa della Costituzione




Sabato 12 marzo carnevale in piazza per migliaia di cittadini milanesi che si sono autoconvocati in L.go Cairoli per manifestare contro le recenti riforme del Governo Berlusconi. Tra gli organizzatori dell'evento diverse associazioni: Qui Milano Libera, il Popolo Viola, Articolo 21, Libertà e Giustizia e tante altre.
Con la Riforma della Giustizia e della Scuola l'attuale governo dimostra ancora una volta quanto poco sia interessato al bene del popolo italiano.
I tagli all'istruzione stanno rendendo le scuole pubbliche istituti di "serie B" rispetto alle più blasonate ed efficienti (...e sovvenzionate) scuole private. In taluni complessi i genitori degli alunni sono addirittura costretti a pagare di tasca propria personale esterno per far ripulire le aule dei loro figli, il materiale didattico scarseggia e le strutture sono decadenti e poco sicure.
L'inverno scorso, a Milano, ad esempio, dopo settimane di pioggia incessante, una parte del tetto della scuola elementare di Via Sulmona è crollata rendendo alcune aule inagibili per diverso tempo. La struttura di molte altre scuole non si presenta in condizioni tanto diverse.
Proprio per questo alla manifestazione erano presenti numerosi comitati di studenti ed insegnati per esprimere la loro indignazione contro i tagli attuati dal Ministro Gelmini.
Altro tema molto sentito dalla piazza è stata la Riforma della Giustizia.
Definita "epocale" dai suoi ideatori, questa servirà in realtà a trasformare la Magistratura da pilastro del nostro Stato ad un semplice ufficio con poteri e compiti marginali. I PM "scomodi" potranno essere forzatamente trasferiti in procure dove non daranno fastidio ai potenti disonesti.
Se l'Italia vorrà continuare a farsi amministrare da collusi e mafiosi, questa è sicuramente la strada giusta!

venerdì 11 marzo 2011

...QUELLA SEDE INCRIMINATA!

Milano, città medaglia d'oro per la resistenza anti-fascista...

...ma forse qualcuno se l'è scordato!

A seguito di pressanti richieste da parte dei consiglieri regionali dell'Italia dei Valori, ALER ha recentemente reso pubblica la documentazione relativa all'affitto di un locale in V.le Brianza 20 a favore di Norberto Scordo. Leader degli Hammerskin, un gruppo di skinhead milanesi, Scordo è stato condannato per aggressione ai danni di due giovani del Leoncavallo e di alcuni ragazzi punk-a-bestia alle colonne di San Lorenzo.
Inizialmente si era pensato che la società che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune di Milano avesse assegnato il locale tramite un'asta pubblica. E' invece emerso che, grazie anche alla spinata del consigliere comunale del PDL Osnato, casualmente anche consigliere della stessa ALER, l'associazione "lealtà ed azione" nella figura di Scordo, è riuscita ad aggiudicarsi quella sede attraverso una trattativa privata per un canone annuo di poco superiore ai 3000€.
In una città in cui meritevoli associazioni faticano a sopravvivere per carenza di fondi o sono costrette ad "inventarsi" ritrovi di fortuna per la mancanza di una sede fissa, tutto ciò è davvero uno scandalo.
Ci sono associazioni di volontariato, culturali, ambientaliste e di promozione sociale che ricoprono un ruolo fondamentale per la vita della città e che fondano il loro operato solo sulla buona volontà dei membri. Sono queste realtà che avrebbero davvero bisogno di aiuto.
Considerando inoltre che in Italia la "legge Scelba" del '52 vieta espressamente la costituzione di associazioni, movimenti o gruppi che richiamano metodi, finalità e principi del fascismo, sarebbe un bene se alcuni dei nostri amministratori frequentassero un corso "di democrazia e di storia" prima di proporsi come rappresentanti degli interessi pubblici!

giovedì 10 marzo 2011

O CHE BEL CASTELLO...

Sbaglia chi dice che a Milano ormai si costruiscono solo case e palazzi...


"Palazzo Lombardia"

Il 20 Marzo 2011, alla presenza del Presidente della Repubblica Napolitino, si terrà l'inaugurazione del "Palazzo Lombardia", la nuova sede degli uffici regionali da poco ultimata tra Via Melchiorre Gioia e Via Galvani.
Il mega-progetto ha dotato la città di Milano di un grattacielo che, coi suoi 161 metri d'altezza, è diventata la costruzione più alta d'Italia. I 39 piani  ed un'estensione di circa 30mila metri quadrati fanno di "Palazzo Lombardia" un vanto per il Presidente Formigoni e la giunta Moratti.
Sin qui tutto bene, se non fosse che fuori dal "palazzo" c'è una città che soffre!
Innanzitutto per permetterne l'edificazione è stato sacrificato il Bosco di Gioia, uno dei pochi parchi presenti in città.
Nonostante le numerose proteste di cittadini e personaggi pubblici, nel 2001, con il P.I.I. (Programma Integrato di Intervento) Garibaldi-Repubblica, si decise di rinunciare definitivamente a quello spiraglio di verde.



"L'attuale stato del Bosco di Gioia"
Oggi resta ben poco dell'ormai ex Bosco di Gioia e, anche se la "promessa" di realizzare un parco che lo sotituisca è stata fatta, la situazione resterà invariata almeno fino al 2013.
Come se ciò non bastasse, altre perplessità sono sorte nelle mente di quei cittadini che non ritenevano necessaria la costruzione del grattacielo.
Anche se la centralizzazione degli uffici regionali permetterà un risparmio sui costi degli affitti delle varie sedi sparse per Milano, la spesa sostenuta per la costruzione poteva essere investita in altre opere.
Prima fra tutte la BEIC.

"...e la BEIC dov'è?!"
Da anni si parla della possibilità di realizzare in Porta Vittoria la Biblioteca Europea, destinata ad elevare Milano al livello delle più importanti città mondiali, già dotate di questo tipo di servizio al cittadino.
Il progetto, nato sotto la giunta Albertini, fu uno dei cavalli di battaglia del Sindaco Moratti nella precedente campagna elettorale. Inizialmente la BEIC doveva sorgere nel 2007. Rimandata poi al 2011, si è pensato invece di realizzarla grazie ai soldi stanziati per EXPO 2015. Il Parlamento ha già destinato dei fondi per lo sviluppo e l'avvio del progetto, si è pensato inoltre di inserire la bliblioteca nel capitolo delle Grandi Opere. Al momento però, nonostante il progetto esecutivo sia già stato completato,  nel sito originariamente dedicato alla BEIC c'è solamente un gigantesco solco intorno al quale sono nati edifici residenziali.
I fondi necessari sono un miraggio ed esiste la possibilità che il Comune si riappropri dell'area per venderla a privati e "fare cassa".
A pochi importa se il progetto di una biblioteca multimediale in grado di ospitare oltre 3000 visitatori al giorno cada in malora; non si valuta l'enorme danno che l'annullamento arrecherebbe alla cultura ed all'economia italiana.
L'importante è che a Milano il Presidente della Regione possa guardare i cittadini dall'alto degli a lui dedicati 35° e 36° piano del Palazzo Lombardia...

martedì 8 marzo 2011

E' QUESTA LA MILANO CHE VOGLIAMO?!

Prosegue la lotta del vicesindaco Riccardo De Corato contro la movida nella città di Milano.
Come per la "presunta" lotta all'abusivismo ed ai nomadi, recentemente molto pubblicizzata con manifesti e volantini, anche per questa "battaglia" vengono snocciolati dei gran numeri: migliaia di controlli, sanzioni e denunce a non finire.
In realtà l'operato del vicesindaco anziché risolvere problemi, che forse solo lui giudica come tali, si riflette negativamente sulla vita dei giovani milanesi.
Ultimo esempio della politica di rigore di De Corato è stata la recente chiusura della "Casa 139" per presunte irregolarità sulla modalità di tesseramento dei soci. Il circolo ARCI di Via Ripamonti è un'associazione culturale, un tempio di musica live alternativa, diventata negli anni uno dei ritrovi principali per molte ragazze e ragazzi di Milano. Se a questo si aggiungono la chiusura della sala concerti delle Scimmie e del Plastic, da poco fortunatamente riaperto, è palese l'accanimento dell'amministrazione cittadina verso "alcuni" luoghi di ritrovo.
Sarà certamente un caso l'imminenza delle elezioni, è altresì corretto effettuare ispezioni in locali e sedi di associazioni per accertare eventuali irregolarità, ma tutto deve avvenire in modo equo e trasparente!
Se l'intenzione è veramente quella di vigilare sul rispetto delle regole, non è del tutto chiaro come ad un'estrema rigidità nei controlli sulla "Casa 139" e su altri circoli ARCI, sulle Scimmie e sul Plastic possa corrispondere un'altrettanta leggerezza nell'assegnare in locazione spazi pubblici a skinhead o la noncuranza di violazioni edilizie nella costruzione di ville in stile "Batman".
NO...non è certamente questa la Milano vogliamo!

lunedì 7 marzo 2011

Affittopoli - Giovani di Italia dei Valori al presidio di protesta del 2...



Ecco il video del sit-in del 28/02/2011 fatto da IDV davanti al Pio Albergo Trivulzio a Milano.

Nel video:

LUCIANO MESSENIO - Coordinatore giovani IDV Lombardia
LUCA RAGONE - Capogruppo IDV Consiglio di Zona 4 Milano
ANGELO A. PALMERI - Coordinatore giovani IDV Milano
GENNARO GATTO - Membro esecutivo nazionale giovani IDV

Riprese di DAVIDE MAPELLI

giovedì 3 marzo 2011

AFFITTOPOLI...CONTINUA...

Sono ufficiali le dimissioni dei vertici del Pio Albergo Trivulzio dopo il recente scandalo di "Affittopoli".
Nel frattempo la procura di Milano ha deciso di avviare un'inchiesta. Le ipotesi di reato sono abuso d'ufficio e truffa aggravata ai danni di enti pubblici a carico di ignoti. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria si sono già presenti alla Baggina per acquisire i documenti necessari degli ultimi cinque anni, termine di prescrizione previsto per i reati contro l'erario.
L'inchiesta non si concentrerà solamente sulla gestione patrimoniale del Trivulzio ma potrebbe riguardare anche altri enti pubblici quali l'ALER e la Fondazione Policlinico. Sarà dunque una verifica generale per individuare eventuali irregolarità nella gestione del patrimonio immobiliare da parte di questi enti.
L'attesa per l'esito dei controlli da parte della Guardia di Finanza è dunque cominciata...

mercoledì 2 marzo 2011

BLITZ IN VIALE BLIGNY 42

"V.le Bligny 42, Milano"
Ennesimo blitz delle forze dell'ordine nel c.d. "fortino della droga". Lo stabile di V.le Bligny 42, a Milano, era già stato oggetto di svariati controlli durante i quali erano stati arrestati una trentina di spacciatori. Nel corso del tempo la situazione del caseggiato è andata via via peggiorando. Il degrado e lo spaccio però, in questa palazzina vicino al centro, non sono di certo magicamente apparsi da un giorno all'altro. Molte sono state le segnalazioni dei cittadini della zona nel corso degli anni che, preoccupati per la loro incolumità si sono rivolte alle istituzioni in cerca d'aiuto. Blitz periodici che portano all'arresto di un risicato numero di persone non possono essere la soluzione definitiva! Il controllo doveva e deve essere attento e costante per garantire la sicurezza all'interno del quartiere. Ciò che è stato fatto non è sufficiente. Viene anzi percepito dai cittadini come una presa in giro, come uno spot elettorale "una tantum" che il politico di turno sfrutta per acquisire consensi. L'amministrazione comunale dovrebbe invece sforzarsi di studiare una soluzione per debellare il problema.

martedì 1 marzo 2011

TRUFFA FORMIGONI - UN ANNO DOPO

"IDV e Radicali davanti al Pirellone - 01/03/2011"
E' passato ormai un anno da quando la lista dell'attuale presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, si presentò alle elezioni depositando circa 3900 firme.
C'è da ricordare che, in seguito ad accertamenti, oltre la metà di queste firme sono risultate non valide a causa di vizi di forma e non solo: mancanza di data, assenza di timbro e molte firme scritte con la stessa grafia.
In seguito a queste irregolarità i giudici esclusero Formigoni dalla competizione elettorale. Purtoppo una mobilitazione di Ministri (Alfano e La Russa), facciendieri della "P3", il prefetto di Milano Lombardi e l'ex Presidente della Corte d'Appello Marra ribaltò la situazione riportando il caso al TAR.
Bisogna inoltre considerare che, nonostante il limite massimo dei due mandati imposto dalla legge, il tribunale civile di Milano, nella figura di un giudice che era stato per 18 anni  presidente di un'associazione nel giro della Compagnia delle Opere nonchè finanziata dalla Regione stessa, ha dichiarato illegittima tale limitazione.
Così i cittadini lombardi si trovano ad essere rappresentati da una persona che, visti gli ormai 4 mandati quinquennali, è più da considerarsi un "regnante" che un presidente di una regione.
In segno di protesa verso questi procedimenti poco chiari e del tutto discutibili, Italia dei Valori e i Radicali si sono trovati questa mattina sotto la sede del Consiglio regionale della Lombardia per chiedere a gran voce le dimissioni di Formigoni.
La speranza è che i responsabili di questa truffa elettorale si dimettano per palesi irregolarità ed offrano ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni in maniera chiara e senza ombre.

lunedì 28 febbraio 2011

SIT-IN AL PIO ALBERGO TRIVULZIO


"L'On. A. Di Pietro al Pio Albergo Trivulzio il 28/02/2011"

Sit-in di protesta dell'Italia dei Valori questa mattina davanti al Pio Albergo Trivulzio.
In attesa dell'On. Antonio Di Pietro con gazebo, striscione e bandierie, erano molti i militanti presenti.
Presenti ed indignati!!
Dall'avvio dell'inchiesta di Tangentopoli nel 1992, cominciata proprio con l'arresto dell'allora presidente del Pio Albergo Trivulzio Mario Chiesa, non sembra infatti esser cambiato molto.
Se in passato Chiesa, ex esponente di punta del PSI, chiedeva tangenti ad imprenditori in cambio di appalti si può senza dubbio dire che l'attuale consiglio d'amministarzione utilizzi i beni dati in donazione al Trivulzio per sistemare gli "amici degli amici". E' notizia recente, nonchè di pubblico dominio, quante siano le case affittate e vendute, a prezzi irrisori rispetto al reale valore di mercato, a gente che per di più percepisce redditti tali da potersi permettere ben altre spese. Una fondazione amministrata dal Comune di Milano non può pensare di "sfruttare" in questo modo un bene primario qual'è la casa, soprattutto in un momento in cui nella nostrà città vi è una richiesta di appartamenti da parte di persone bisognose che doppia di gran lunga la disponibilità! Troppa gente non arriva a fine mese, troppa gente è in lista d'attesa per una casa comunale perchè non può permettersi di pagare un mutuo o un affitto privato. E' dunque fondamentale che queste generose donazioni vengano utilizzate per fare una reale beneficenza. Penso sia questo lo scopo, altrimenti credo che i generosi benefattori dovrebbero donare direttamente le case a chi più gli aggrada!