sabato 25 dicembre 2010

BUONE FESTE

Auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti voi che, per sbaglio o per scelta, leggete i miei post.

Un abbraccio,

Luca

mercoledì 15 dicembre 2010

L'ndrangheta a Milano e in Lombardia....

...importanti personalità della città di Milano, tra i quali spicca certamente il Sindaco Moratti sostengono che a Milano la mafia non esiste.

...il maxiprocesso di 174 persone sembra dire il contrario

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/12/15/news/ndrangheta_maxiprocesso_per_174-10229763/?ref=HRER2-1

Inoltre è notizia di oggi l'arresto, con l'accusa di spaccio di cocaina, di sedici persone, molte delle quali giovani sotto i 30 anni, facenti parte delle famiglie della 'ndrangheta milanese dei Barbaro e dei Pangallo.

Questo dimostra la presenza della 'ndrangheta nella nostra città e l'arresto delle "giovani leve" deve aprirci gli occhi su quanto male sia pericoloso anche per gli anni a venire.

lunedì 13 dicembre 2010

Milano, Italia dei Diritti : la voce dei cittadini non trova spazio nelle sedi opportune

Comunicato stampa da  Julienews.it

Roma, 13 dicembre 2010 – Urla e fischi hanno accompagnato ieri a Milano, la commemorazione della strage di Piazza Fontana. Il carattere celebrativo dell’evento si è ben presto tradotto in un’occasione per protestare contro il Governo. Un’azione che ha visto coinvolti soprattutto i giovani dei centri sociali contro il sindaco, Letizia Moratti, e il presidente della Provincia, Guido Potestà. A commentare lo spiacevole episodio, a cui fortunatamente non sono susseguiti degli scontri, è Luca Ragone, viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti, il quale, attraverso un’accurata analisi, lo riconduce a un diffuso malcontento, mostrato da più parti, nei confronti dell’esecutivo. “La causa della contestazione è da ricercare nell’antica dicotomia destra-sinistra, poiché Podesta è un ex fascista. La Moratti – dichiara Ragone – partecipando al fianco del presidente della Provincia è stata semplicemente associata a quest’ultimo e di conseguenza è stata presa come bersaglio durante la manifestazione. D’altra parte, penso che i centri sociali, così come i gruppi studenteschi presenti ieri alla manifestazione, abbiano colto l’occasione per ribadire il loro dissenso nei confronti della politica attuata dal sindaco. Sebbene ieri ci doveva essere più spazio per ricordare le vittime della strage – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – un gruppo di persone ha voluto reagire al malgoverno del centro destra. Ciò è grave perché significa che la voce dei cittadini non trova spazio nelle sedi opportune, ovvero nei media.”

sabato 11 dicembre 2010

Milano - Scontri tra manifestanti e polizia in occasione della Prima all...




Video degli scontri tra manifestanti e forze di polizia in occasione della Prima alla Scala di Milano.

Diversi i giovani riuniti davanti al teatro milanese per protestare contro il Ministro Gelmini ed il Premier Berlusconi. A questi si sono aggiunti i sindacalisti dei lavoratori dello spettacolo ed un gruppo di immigrati, con una torre di legno a simboleggiare la manifestazione di Via Imbonati.

A meno di un'ora dall'inizio della Valchiria la polizia, in tenuta anti-sommossa, cerca di far indietreggiare i circa 200 manifestanti, troppo vicini all'ingresso della Scala. Dalla protesta pacifica alle prime spinte, scaturisce la violenza: bombe carta improvvisate contro lacrimogeni e manganelli e dieci feriti tra le forze dell'ordine.

Anche  il direttore d’orchestra, Daniel Barenboim, si è rivolto al Presidente della Repubblica, leggendo l’articolo nove della Costituzione, che impegna lo Stato a garantire i fondi alla cultura. Il Presidente Napolitano si è successivamente impegnato ad accogliere l'appello.

venerdì 26 novembre 2010

IO STO CON FREDIANO



Frediano Manzi, ex Presidente dell’associazione SOS Racket e Usura, da 14 anni combatte per difendere gli imprenditori e i cittadini dagli usurai.
Per anni Frediano ha convinto gli imprenditori a denunciare chi li teneva sotto ricatto. Spesso, anzi quasi sempre, si è trovato a scontrarsi e a combattere contro le organizzazioni malavitose, ma anche contro uno Stato troppo assente e contro un’indifferenza troppo diffusa. Un’azione importante quella di Frediano e della sua Associazione, un’azione sussidiaria all’assenza di quelle istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini. Frediano Manzi è un grande cittadino che ha fatto le veci dello Stato nella lotta per la legalità.
Quattordici anni di battaglie solitarie hanno portato Frediano ad una decisione drastica: da otto giorni non mangia, non beve e non assume più i medicinali.
Questo potrebbe essere l’ultimo appello di Frediano. Un appello alle istituzioni, affinché queste si occupino delle oltre 600.000 persone vittime di usura ed estorsione.
Frediano non chiede molto. Chiede solamente la modifica della legge 108 del 27 marzo 1996 la quale stanzia un fondo a favore delle vittime di usura purché titolari di partita IVA, lasciando senza protezione le migliaia di padri di famiglia, casalinghe ed anziani. Chiede che si realizzi il sequestro delle oltre 2000 sedicenti società finanziarie, che operano via web al di fuori delle restrizioni e dei vincoli previsti dalla legge per l'esercizio dell'attività di prestito liquidità.
Chiede l’accesso in tempi celeri e certi al fondo. Ad oggi i tempi biblici provocano ingenti danni a coloro che decidono di denunciare.
Oltre il danno, questi cittadini sono destinati a subire anche la beffa a causa di funzionari corrotti e concussi che arrivano addirittura a chiedere prestazioni sessuali.
Per questo Frediano chiede che venga fatta chiarezza sulle responsabilità dello scandalo che vede coinvolto il commissario antiracket Ferrigno.
Noi giovani dell’Italia dei Valori della Lombardia siamo a fianco di Frediano anche in questo difficile momento e chiediamo che le istituzioni si occupino immediatamente della sua battaglia. Se non interverranno in tempo potrebbe anche essere l’ultima.



Luca Ragone
Gennaro Gatto
Luciano Messenio
Davide Mapelli
Agostino Cullati

giovedì 25 novembre 2010

Spente le luminarie multietniche di Via Padova a Milano

Riporto un comunicato stampa pubblicato su http://www.wikio.it/

Milano – Dieci giorni, tanto ha resistito l’allestimento di luminarie natalizie “multietniche” in Via Padova a Milano. Dopo lo spegnimento del cuore rosso e dell’augurio di “Buone feste” in italiano, in inglese, cinese, arabo, russo francese, spagnolo, testimonianza della babele linguistica degli abitanti del popoloso quartiere, si sono accese le polemiche politiche e dei cittadini.

“Via Padova è una via multietnica, - interviene Luca Ragone, viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti - mettere le luci decorative proprio in quella strada reca un valore aggiunto alla vita di quartiere. Gli abitanti, si sono uniti, pur essendo al corrente di tutti i provvedimenti restrittivi attuati nella zona a causa dei litigi, degli accoltellamenti, delle ‘guerre tra bande’ verificatisi in quelle strade per via della difficile convivenza tra etnie con culture diverse. Il fatto che queste persone riescano a mettere insieme un progetto per una ricorrenza importante come il Natale è soltanto da apprezzare non da frenare.”

La decisione di oscurare le luci e sostituirle solo con una scritta «Auguri» in italiano, presa dell’Assessore all'Arredo urbano Maurizio Cadeo,  il quale pur giustificandosi garantisce di non voler tornare indietro, ha generato tra gli altri il dissenso delle associazioni e della Chiesa, incassando perfino il parere negativo della Lega per mezzo del capogruppo Matteo Salvini.

“Bisogna sottolineare - prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -  che Via Padova e Viale Monza sono vie d’accesso, perché chi arriva da Milano - nord e non prende la tangenziale, passa per forza da quelle direzioni perciò l’accusa dell’assessore Cadeo che ha tolto le luminarie sostenendo di volerle mettere in una via di passaggio viene meno. Se persino la Lega,- chiosa Ragone - contraria solitamente a queste cose, è stata favorevole, vuol dire che l’assessore ha perso il senno.”

domenica 21 novembre 2010

Giornata Nazionale dell'Albero 2010

Si festeggia oggi la Giornata Nazionale dell'Albero.

In una classifica stilata appositamente per l'occasione la nostra città risulta purtroppo tra le ultime nel rapporto alberi/abitanti per metro quadro. L'84sima posizione su 114 città capoluogo di provincia non ci fa certo onore. Le cose migliorano un po' se si considera la percentuale della superficie di verde su quella comunale ma, nonostante tutto, restiamo sempre dietro alle altre grandi metropoli italiane quali Roma, Torino, Napoli e Palermo.

Sebbene gli sforzi per rendere Milano una città "più vivibile" siano in atto da  diverso tempo, il miglioramento è lungi dall'essere visibile. Le aree dismesse soggette ad opere di riqualificazione vengono destinate principalemente a progetti di edilizia residenziale. Non un male se si considera la carenza di alloggi nel capoluogo, ma un più equo rapporto tra verde e cemento in queste nuove realizzazioni sarebbe indubbiamente da valutare .

Purtroppo la necessità dei costruttori di fare "cassa" va a discapito del verde, limitandone la superficie dedicata allo stretto indispensabile per l'approvazione del progetto.

Se persino Torino (non me ne vogliano i suoi abitanti), notoriamente città grigia e di fabbriche, ci supera in quanto a verde, forse l'idea di vivibilità degli attuali amministratori milanesi andrebbe sensibilmente rivista.

Caro Sindaco i vasi di fiori sui davanzali non sono da considerarsi "verde pubblico"! Nel caso avesse in programma la riqualificazione di una nuova area. ovunque essa sia, un bel parco non ci starebbe affatto male.

sabato 20 novembre 2010

Presidio davanti al Tribunale di Milano



Il Movimento delle Agende Rosse e le Scorte Civiche, in collaborazione con l'associazione Qui Milano Libera, hanno organizzato in data odierna un sit-in di fronte all'ingresso del Tribunale di Milano per esprimere solidarietà al Sostituto Procuratore Antonino Di Matteo, ostacolato da una parte della Maggioranza nelle sue inchieste sulla collusione tra Mafia e Politica.

All'evento, che nonostante la pioggia ha contato la presenza di circa 150 persone,  hanno partecipato attivamente alcuni esponenti dei Giovani dell'Italia dei Valori della Lombardia.

Il 13 giugno 2010 Di Matteo si era espresso a tutela dei colleghi magistrati dopo l'ennesimo attacco denigratorio mosso dal premier Silvio Berlusconi nei confronti dei giudici da lui definiti "politicizzati" e desiderosi di "rovesciare per via giudiziaria il risultato elettorale, il voto degli italiani". Di Matteo aveva replicato a nome dell'ANM palermitana con queste parole: "Continua la sistematica e violenta offensiva di denigrazione e isolamento di quei magistrati che credono ancora nel principio dell'uguaglianza di tutti davanti alla legge. Noi resisteremo perché crediamo nella Costituzione sulla quale abbiamo giurato. Mi chiedo con quale faccia continuino a collaborare con questo Governo i colleghi distaccati al ministero della Giustizia che hanno giurato sulla stessa Costituzione". 

La società civile ed i politici onesti hanno il dovere di schierarsi in difesa di quelle persone che, per senso del dovere e per giustizia, si espongono in prima persone nella lotta alla criminalità organizzata.

I PM che stanno cercando di far luce sulla stagione delle stragi non hanno alcuna intenzione di sovvertire il risultato elettorale, il loro è un grande ed indispensabile lavoro per rendere giustizia ai famigliari delle vittime della Mafia. Se poi queste indagini porteranno ad una "rivoluzione" dello scenario politico italiano, mi viene da pensare che questi continui intralci al lavoro della Magistratura non siano poi tanto casuali.

martedì 16 novembre 2010

Pisapia compie il miracolo?!

Giuliano Pisapia vince le primarie di coalizione del centro-sinistra contro ogni previsione....un miracolo?!

No! In realtà le previsioni era basate sull'idea che il popolo di centro-sinistra seguisse alla lettera il volere dei dirigenti PD. Un'idea molto berlusconiana a mio modo di vedere!

L'affermazione di Pisapia non è una sconfitta del PD ma il segno che, almeno una parte del Paese, riesce ancora a ragionare con la propria testa.

Non sempre le scelte dei dirigenti sono quelle giuste e soprattutto la politica non è un'azienda!! Chi sta in alto deve capire che quel diritto gli deriva dalla volontà della base e non da una scelta "divina".

Giuliano Pisapia è il candidato Sindaco del centro-sinistra alle amministrative milanesi del 2011 perchè sono state le persone "comuni" a sceglierlo, persone che tutti i giorni vivono i problemi di Milano e che sono stanche di decisioni calate dall'alto che spesso si rivelano sbagliate.

...il vento sta cambiando.

lunedì 15 novembre 2010

...e piove!!!

...Milano, un giorno di pioggia.

Bastano due goccie d'acqua per allagare la nostra città! L'amministrazione comunale ed il Sindaco sono troppo concentrati sui progetti in vista dell'Expo 2015 per notare le strade alluvionate . Troppo presi dalla costruzione di palazzi per accorgersi che la gente non può camminare senza entrare in "fiumi" alti sin sotto le ginocchia. Troppo intenti a mostrare quanto il mattone renda splendente Milano per realizzare che i tombini sono ormai inefficienti. Sarebbe il caso, prima di stravolgere ciò che sta "sopra", di dare uno sguardo anche a ciò che sta "sotto"! C'è il rischio altrimenti di dover girare in barca anzichè a piedi, coi mezzi pubblici o in auto.

...a meno non ci sia in progetto anche di costruire dei porti...

domenica 14 novembre 2010

Giovani IDV & SOS Racket e Usura: Il successo della legalità

Sabato 6 Novembre, sono scesi in campo i giovani dell'IDV. Non si intende certo in senso berlusconiano, ma nel senso più puro della locuzione. I giovani IDV sono andati per le strade dei quartieri popolari di Milano a indagare sul racket degli alloggi affrontando in prima persona la realtà delle periferie di Milano.
In contrasto con gli occhi meravigliati di chi era nuovo a tali situazioni, di chi non aveva mai respirato l'aria pesante delle zone ad alto tasso di criminalità organizzata, vi erano gli occhi stupiti delle persone residenti, stupite per il coraggio e per la forza d'animo di quei giovani, stupite dall'interesse di qualcuno alle zone più randagie della città.

Volano gli insulti, partono le "ronde" in auto attorno ai banchetti, i genitori mandano i propri figli a chiedere cosa eravamo li a fare, scappa qualche minaccia; si capisce che i banchetti della legalità non sono a loro graditi. Ma non tutti la pensavano in questo modo. Presto si fanno avanti i più coraggiosi, la gente si avvicina e si informa sul nostro lavoro. Vede la possibilità di denunciare la criminalità realmente, facendo nomi e cognomi, capisce che siamo li per aiutarli, intuisce che esiste un modo diverso di ragionare.

La giornata, organizzata in collaborazione e per l'associazione SOS Racket e Usura di Frediano Manzi, è stata un successo. Circa duemila i questionari distribuiti e centocinquanta le persone che hanno deciso di rompere con l'omertà compilando il questionario direttamente sui nove banchetti. E ne arriveranno tanti altri in questi giorni: via posta, via fax, via e-mail.

Il successo dell'iniziativa è da attribuire senz'altro a tutti i giovani che hanno creduto nelle parole di Frediano e che gambe in spalla sono arrivati da ogni angolo della Regione: da Brescia a Varese, da Bergamo a Pavia, da Como a Lodi, da Monza alla provincia di Milano.
Un ringraziamento anche a Frediano per averci dato la possibilità di conoscere il suo mondo e le sue battaglie e per averci ricordato che i quartieri di Milano non sono solo Duomo, Navigli e Brera.

Il silenzio favorisce lo sviluppo di fenomeni di criminalità organizzata! Alziamo la voce contro le MAFIE nel nostro Paese!!