domenica 13 febbraio 2011

Sulla mia vita scelgo io!


In moltissime città  italiane i Giovani dell’Italia dei Valori scendono in piazza per difendere e riaffermare i propri diritti intorno alla libertà di scelta, circa la propria vita.  

Si tratta di un vero e proprio confronto con la cittadinanza su un tema fortemente attuale, con lo scopo di sensibilizzare e portare alla riflessione milioni di italiani sui temi del “Fine-vita” e sul cosiddetto “Testamento Biologico”.

Attualmente in Italia migliaia di persone versano in stato vegetativo permanente. Questa condizione
impedisce loro di provare sensazioni, di svolgere le funzioni vitali, e il loro permanere in vita
dipende solo dall’ausilio dei macchinari. Queste drammatiche situazioni vengono spesso risolte in
modo clandestino, nel silenzio dei reparti, oppure ricorrendo al turismo del fine vita in Paesi dove è
concesso morire con dignità.

Mercoledì 9 febbraio, giorno in cui ricorre la morte di Eluana Englaro, il Governo ha provocatoriamente
indetto la celebrazione di questa condizione attraverso la “Giornata Nazionale degli stati vegetativi”,
per ricordare, a detta loro, “una ragazza [..] la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura”.
Il Governo, così facendo, offende il vero ricordo di Eluana Englaro che aveva avuto modo di manifestare
in vita la volontà di non permanere in stato vegetativo, e disprezza quindi il travaglio della famiglia
che ha percorso con correttezza e sofferenza le lunghe vie della Giustizia italiana per affermare la
volontà della figlia.

La Corte di Cassazione, esprimendosi sul caso Englaro a favore delle istanze del padre Beppino, ha
avuto modo di affermare che il diritto di rifiutare le cure per il futuro, quindi anche per il momento
in cui non si sia più capaci di intendere e di volere, è un diritto già radicato nel nostro ordinamento
giuridico.

Il Governo Berlusconi in questi giorni, in dispregio dell’opinione di grande parte della cittadinanza
italiana, in dispregio della pronuncia della Corte di Cassazione, e contro la libertà di ognuno di
decidere secondo le proprie convinzioni, si appresta a promuovere il ddl Calabrò secondo cui
“l’alimentazione e l’idratazione […] non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata di
trattamento”. S’impone così l’ideologia liberticida del Governo, e si condannano gli italiani a non
potersi mai sottrarre all’alimentazione e all’idratazione artificiale, eliminando difatti la possibilità di
scampare ad una eventuale vita in stato vegetativo, che talvolta può durare anche decenni.

Noi Giovani IDV crediamo invece nella libertà personale, nell’autodeterminazione dell’individuo, e nel
rispetto delle convinzioni etiche di ognuno. Chiediamo perciò che ognuno possa decidere anticipatamente
a quali trattamenti sanitari non essere sottoposto, nel rispetto di una volontà che possa maturare
attraverso il consenso medico informato e che sia vincolante per lo Stato. Chiediamo dunque che
ognuno possa affermare il proprio concetto di dignità e non subire quello che questa maggioranza
parlamentare vuole imporre al Paese.

Nessun commento:

Posta un commento