lunedì 9 maggio 2011

Milano città viva, Milano città vivibile...

Credo che Milano possa e debba essere diversa, migliore.

Ho scelto di impegnarmi in prima persona, candidandomi al Consiglio Comunale di Milano con l'Italia dei Valori a sostegno di Giuliano Pisapia, perché non è più possibile vivere in una città che da anni ormai è sempre più lontana da noi persone "comuni".
Mi batterò affinché Milano diventi una città per tutti, viva e vivibile a 360°...


...una Milano vivibile, dove le migliaia di appartamenti vuoti di proprietà del Comune, che creano degrado e senso di abbandono, devono essere sistemati ed assegnati a coloro che ne hanno diritto e dove nuova edilizia sociale deve essere costruita, non per speculare, ma per essere destinata a giovani, a coppie ed anziani in difficoltà.
Una Milano vivibile, dove i negozianti di quartiere non devono chiudere, ma devono essere tutelati perché creano movimento e creano vita e, quanti di questi offriranno poi opportunità di lavoro ai giovani, dovranno ricevere incentivi mirati per continuare a svolgere la loro attività.
Una Milano vivibile, con più parchi e con l'introduzione progressiva di mezzi pubblici ecologici ed a basso impatto ambientale.
Una Milano vivibile, con una rete di piste ciclabili collegata tra le varie zone, con il servizio di bike-sharing che non finisce a mezzanotte stile "cenerentola", ma che resti attivo anche in orari notturni e con la metropolitana aperta nei week end almeno fino alle tre/quattro di notte, così da fornire un mezzo alternativo "sicuro" ai frequentatori di locali e discoteche.
Una Milano vivibile, con un decentramento serio ed efficiente che possa fornire risposte ai problemi di quei cittadini altrimenti inascoltati.
Una Milano non solo vivibile, ma viva.
Viva anche grazie ad attività artistiche fatte non nei luoghi convenzionali o nei soli teatri, ma itineranti, in piazza e per le strade, così da coinvolgere anche chi di solito a teatro non ci va.
Una Milano viva, con un tavolo culturale permanente composto da ARCI e da tutte le associazioni che ne vorranno far parte, perchè la movida in città non è solo Corso Como.
Una Milano viva, con il recupero degli spazi in disuso da destinare ad associazioni ed attività culturali, all'imprenditoria giovanile ed alla creazione di un consultorio omnicomprensivo per zona con personale ed orario adeguati ad una città grande come la nostra.
Una Milano viva, non solo di giorno, ma anche di sera, con biblioteche di zona aperte e nelle quali dovrà essere possibile utilizzare una rete Wi-Fi gratuita ed accessibile a tutti.
Una Milano viva di notte, rispettando certamente coloro che vogliono dormire, ma con locali aperti, luci e musica, in specifici luoghi, anche periferici, dove il disturbo alla quiete e minore.
Una Milano viva ed attenta, con l'istituzione di una commissione comunale antimafia che vigili sugli appalti pubblici ed in particolar modo su EXPO 2015, già nel mirino di loschi personaggi legati ad associazioni malavitose.

Una Milano così non è un'utopia.
Una Milano così è possibile se chi l'amministra non è "sottomesso", o peggio a capo, di lobby, ma è in grado di porre al centro del proprio operato il bene e l'interesse della collettività e non di una singola parte.

Il 15 e 16 maggio scegliamo il cambiamento...


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