martedì 1 marzo 2011

TRUFFA FORMIGONI - UN ANNO DOPO

"IDV e Radicali davanti al Pirellone - 01/03/2011"
E' passato ormai un anno da quando la lista dell'attuale presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, si presentò alle elezioni depositando circa 3900 firme.
C'è da ricordare che, in seguito ad accertamenti, oltre la metà di queste firme sono risultate non valide a causa di vizi di forma e non solo: mancanza di data, assenza di timbro e molte firme scritte con la stessa grafia.
In seguito a queste irregolarità i giudici esclusero Formigoni dalla competizione elettorale. Purtoppo una mobilitazione di Ministri (Alfano e La Russa), facciendieri della "P3", il prefetto di Milano Lombardi e l'ex Presidente della Corte d'Appello Marra ribaltò la situazione riportando il caso al TAR.
Bisogna inoltre considerare che, nonostante il limite massimo dei due mandati imposto dalla legge, il tribunale civile di Milano, nella figura di un giudice che era stato per 18 anni  presidente di un'associazione nel giro della Compagnia delle Opere nonchè finanziata dalla Regione stessa, ha dichiarato illegittima tale limitazione.
Così i cittadini lombardi si trovano ad essere rappresentati da una persona che, visti gli ormai 4 mandati quinquennali, è più da considerarsi un "regnante" che un presidente di una regione.
In segno di protesa verso questi procedimenti poco chiari e del tutto discutibili, Italia dei Valori e i Radicali si sono trovati questa mattina sotto la sede del Consiglio regionale della Lombardia per chiedere a gran voce le dimissioni di Formigoni.
La speranza è che i responsabili di questa truffa elettorale si dimettano per palesi irregolarità ed offrano ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni in maniera chiara e senza ombre.

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