mercoledì 16 marzo 2011

UNA MILANO A DUE FACCE

Milano è in pratica divisa in due dalla cerchia dei bastioni.
Da un lato, verso il centro, la città si presenta relativamente ben tenuta ed in continua fase di ristrutturazione. Cantieri per il rifacimento delle strade, palazzi in buono stato di conservazione o da poco risistemati, ottima copertura territoriale dei mezzi pubblici, parcheggi regolamentati, illuminazione pubblica efficiente e, anche se pochi, giardini curati.
Passando le vecchie mura che circondano il centro per dirigersi verso la periferie ci si avventura in un progressivo degrado.
Il manto stradale sembra sia stato bombardato. Ci sono grosse buche vecchie di mesi, rattoppate alla buona ad ogni piccolo temporale, pericolosissime per ciclisti e motociclisti.
Nonostante gli sforzi dell'amministrazione per prolungare alcuni tratti della metro e dei mezzi di superficie, alcune zone a margine della città restano difficili da raggiungere col servizio pubblico.
I quartieri periferici sono in condizioni a dir poco tremende. In diversi stabili di proprietà del Comune grosse crepe interne ed esterne, intonaco decadente, assenza di citofoni e cancellate arrugginite sono all'ordine del giorno. Macchine abbandonate con finestrini spaccati e lamiere sporgenti vengono lasciate da anni nello stesso posto nonostante numerose segnalazioni.
L'illuminazione scarseggia, giardini e parchi pubblici sono sporchi e mal tenuti.
C'è da dire, ad onor del vero, che ogni tanto di sera si vedono passare camionette dell'Esercito o pattuglie della Polizia di Stato. Questo però non basta!
Le periferie non devono essere solamente quartieri dormitorio dove vige la legge del "coprifuoco". Dovrebbero invece rappresentare il punto di partenza per il rilancio e la rinascita di una città che ha il potenziale, purtroppo non sfruttato, per competere con le maggiori metropoli europee.
Una bella città come Milano non può avere due facce così marcatamente disuguali...

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